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Francia, tabacco più caro e divieto sigarette elettroniche monouso

Presentato il Piano nazionale contro il fumo che non fa concessioni agli strumenti di riduzione del danno da fumo.

Tassazione e divieti sono i due pilastri su cui si basa il Piano nazionale francese di lotta contro il fumo, presentato oggi in conferenza stampa dal ministro della salute Aurélien Rousseau. E se molte misure sono ideate per colpire direttamente il tabacco combusto, anche per la sigaretta elettronica non vi sono braccia aperte, anzi. Prima di tutto il ministro ha confermato che saranno vietate le sigarette elettroniche monouso, che ha definito “un’aberrazione sia dal punto di vista della salute pubblica che da quello dell’ambiente”. Il divieto, già annunciato dal primo ministro Élisabeth Borne, è contenuto in un disegno di legge transpartitico che sarà esaminato oggi in commissione salute e poi sottoposto al Parlamento il prossimo 4 dicembre.

(fotografia DDM / Sophie Loncan)

Rousseau ha usato parole dure verso i nuovi prodotti, definiti colorati e ludici, attraenti per giovani e giovanissimi, esprimendo la necessità di proteggere i francesi da prodotti che “spesso portano al tabagismo e che non sono dei sostituti”. A questi ha contrapposto, per smettere di fumare, le terapie sostitutive nicotiniche vendute in farmacia e rimborsate dal servizio sanitario nazionale, come le gomme e i cerotti. Questa chiusura agli strumenti di riduzione del danno si traduce in una promessa di imporre il pacchetto neutro tanto ai prodotti del tabacco quanto a quelli del vaping e all’annuncio di iniziare a lavorare con tutti i partiti per limitare gli aromi autorizzati nei liquidi per sigaretta elettronica.
Per quanto riguarda le sigarette a tabacco combusto, la misura di punta del governo francese è economica. Nel 2025 il costo di un pacchetto salirà a 12 euro, dai circa 11 di oggi, per raggiungere i 13 euro nel 2026. L’aumento dal 1° gennaio del prossimo anno sarà invece fra i 40 e i 50 centesimi di euro e sarà dovuto all’inflazione. E dopo le tasse, i divieti. Diventeranno “spazi senza tabacco” tutte le spiagge, i parchi pubblici, i boschi e le pertinenze di alcuni luoghi pubblici, come le scuole. “La libertà dal tabacco – ha spiegato Rousseau – sarà la norma”. L’obiettivo di questo Piano contro il fumo è quello di arrivare ad avere la prima generazione senza tabacco entro il 2032. Vedremo se a strada intrapresa porterà ai risultati sperati.

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