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Indagine acquisti sigarette elettroniche sul web smentisce allarme minori

I dati di vendita degli shop online britannici indicano che il consumatore medio è di età compresa tra i 35 e i 44 anni; le usa e getta acquistate da chi mediamente ha 39 anni.

I rivenditori online di sigarette elettroniche rappresentano il 43 per cento del mercato del Regno Unito. Ma, contrariamente a quanto si pensa e spesso viene diffuso mediaticamente, i dati statistici dicono che i consumatori che si rivolgono agli acquisti sul web sono prevalentemente adulti che scelgono gusti fruttati. E, sorpresa tra le sorprese, l’età media di chi acquista una sigaretta elettronica usa e getta è di 39 anni. L’analisi è stata condotta riunendo tutti i dati delle vendite dell’ultimo trimestre degli shop online britannici. Il quadro che ne è scaturito sembrerebbe smentire dunque la teoria secondo cui ad avvalersi dello strumento di acquisto digitale per acquistare i prodotti del vaping siano in particolare i giovanissimi.
La categoria di sapori più popolare tra gli adulti di mezza età (35-44 anni, che rappresnetano anche la fascia di clienti maggioritaria) è “frutta”, seguita da “dolci e dessert” a discapito dei gusti tabaccosi e mentolati. La percentuale più alta di consumo di aromi al gusto di tabacco è nella fascia di età superiore ai 55 anni. L’età media degli utenti che scelgono le sigarette elettroniche usa e getta è di 39 anni.
L’industria del vaping – spiega John Dunne, direttore generale dell’associazione dei produttori Ukvia – riconosce completamente la necessità di affrontare il problema della diffusione della sigaretta elettronica tra i giovani. Ma non dovrebbe comportare alcun divieto su larga scala, poiché ciò influenzerebbe gli adulti che vorrebbero abbattere i danni della combustione. Esiste già un divieto per i minori di 18 anni quindi sarebbe sufficiente che chi di dovere lo facesse rispettare, punendo chi non lo osserva con quanto previsto dalla normativa: multa di 10 mila sterline”. Dunne, in conclusione, pone una domanda: “Perché 4,5 milioni di adulti che hanno trascorso anni cercando di liberarsi da un’abitudine che uccide circa 250 persone al giorno, e sono riusciti a farlo attraverso lo svapo, dovrebbero correre il rischio di vedersi tolta la loro ancora di salvezza? Se il governo decidesse di vietare i vaporizzatori e gli aromi, sarà molto probabile un ritorno al fumo degli attuali vapers, portando con sé conseguenze catastrofiche per la salute pubblica”.

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