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Nasce Aive, associazione vapore elettronico per imprese e dettaglianti

Fondata da realtà attive prevalentemente sul web, il presidente è Andrea Davide Conte.

Nasce una nuova associazione a tutela del mercato della sigaretta elettronica. L’Associazione italiana vapore elettronico (Aive) è stata fondata da cinque realtà attive prevalentemente sul mercato online: Vaporoso, Svapodream, Tisvapo, King Liquid e Svapoebasta. Proprio il Ceo e fondatore di quest’ultima, Andrea Davide Conte, è stato nominato presidente.
Aive – spiega il neo Conte – è un’associazione di categoria che nasce dalla necessità di tutelare concretamente la filiera italiana del vaping dei distributori all’ingrosso e delle piccole e medie aziende che vendono al dettaglio. Le istituzioni lavorano da diversi anni per strutturare il settore delle sigarette elettroniche e dei liquidi da inalazione, ma i risultati migliori possono essere raggiunti esclusivamente tramite il confronto con gli operatori che da sempre conoscono le esigenze dei consumatori e i prodotti. Perciò Aive vuole essere sia uno scudo per le aziende che rappresenta, sia un ponte di collegamento con le altre parti in gioco, mirando a collaborare e a raggiungere gli obiettivi consoni a tutte le entità interessate“.

Andrea Davide Conte, presidente Associazione italiana vapore elettronico (Aive).

A breve, ai cinque brand fondatori se ne aggiungeranno altri, le cui procedure di affiliazione sono in fase di completamento. “Ciò che il vaping rappresenta al giorno d’oggi è una possibilità in più che in passato non avevamo. Come possiamo apprendere anche dalla recente revisione di studi della Cochrane, la sigaretta elettronica non è esente da rischi ma è chiaramente molto meno dannosa del fumo di tabacco, notoriamente cancerogeno. Le prove dimostrano che le sigarette elettroniche alla nicotina possono aiutare le persone a smettere di fumare e che le persone che non fumano non dovrebbero usare le sigarette elettroniche. Del resto, anche le terapie al metadone, normalmente vietate, per le persone dipendenti dagli oppioidi, rappresentano una valida terapia. Pertanto rinunciare all’opportunità offerta dai vaporizzatori personali sarebbe un errore, poiché abbiamo bisogno di più opzioni possibili per aiutare le persone a smettere di fumare. L’Associazione italiana vapore elettronico – conclude Conte – vuole dunque essere una organizzazione che si pone l’obiettivo di tutelare e supportare l’intera filiera del vaping in Italia, conversando e confrontandosi con le istituzioni per garantire agli operatori e ai consumatori un futuro solido e senza fumo.”

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