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Gran Bretagna: svapatori adulti in aumento, stabili i minori

Dai dati di Ash emerge un tasso record di uso della sigaretta elettronica fra gli adulti e una stabilizzazione fra i giovanissimi.

Nel 2024 aumentano, nonostante tutto, gli svapatori adulti in Gran Bretagna mentre il tasso di utilizzo della sigaretta elettronica fra i minori rimane stabile rispetto all’anno scorso. Sono questi i risultati di un’indagine commissionata dalla fondazione Ash (Action on smoking and health) a all’istituto di ricerca YouGov e presentata ieri durante lo Us E-cigarette Summit di Washington. Il campione sondato comprendeva 13.266 adulti e 2.349 minori di età compresa fra 11 e 17 anni. Ash, ricordiamo è stata fondata nel 1971 dal Royal College of Physicians ed è finanziata principalmente dalla British Heart Foundation e dal Cancer Research UK. I suoi dati e le sue posizioni, quindi, sono quasi “istituzionali” e vengono tenuti in alta considerazione da esperti e legislatori.
L’indagine porta quindi due buone notizie. La prima è che il tasso degli svapatori adulti, dal 2013 ad oggi, continua la sua costante crescita con un’unica flessione registrata nel 2020, un anno che sfugge da tutte le regole per le misure restrittive dovute alla pandemia. I vaper sono passati dal 9,1% del 2023 all’11% del 2024, il tasso più alto finora registrato e che si avvicina sempre più al 13% dei fumatori, purtroppo ancora più numerosi. Più della metà degli utilizzatori di e-cigarette, il 53%, sono ex fumatori, mentre nel 39% dei casi si tratta ancora di utilizzatori duali. Questa crescita si è verificata nonostante la percezione dei danni delle sigarette elettronica sia peggiorata, come rilevato anche da recenti studi e indagini. Il 53% dei fumatori adulti britannici, infatti, crede erroneamente che il vaping sia dannoso quanto il fumo o addirittura di più. Un salto di ben 11 punti percentuali rispetto al 39% del 2023. Leggera flessione, invece per chi ritiene l’e-cig meno dannosa: si è passati dal 34% al 33%.

Diversi modelli di sigarette elettroniche monouso

Veniamo alla seconda notizia almeno parzialmente buona. L’uso della sigaretta elettronica fra i minori è rimasto quello del 2023, fermo al 7,6%. Sono, invece, in aumento i fumatori, passati dal 3,6% del 2023 al 5,5%. Fra gli svapatori la parte più consistente (9,5%) ha provato la sigaretta elettronica una o due volte. Quelli che la usano più di una volta a settimana, considerati utilizzatori regolari, sono il 4,5%, per la prima volta superiori al 3,1% degli utilizzatori occasionali, che cioè svapano meno di una volta a settimana. Insomma, sembra che gli sforzi per scoraggiare il vaping minorile stiano funzionando, anche se l’aumento dei fumatori dovrebbe preoccupare. Questo dato si può forse spiegare con la percezione del rischio dell’e-cig che, come per gli adulti, è peggiorata. È infatti il 58% dei minori (era il 54% nel 2023) a ritenere il vaping più o altrettanto dannoso del fumo, mentre solo il 31% lo considera giustamente meno dannoso. I dispositivi più utilizzati da minori (54%) e giovani adulti (52%) sono quelli monouso, che anche per questo motivo il governo del Regno Unito intende vietare.
Quali sono i motivi che spingono i giovanissimi a svapare? Il primo è la sperimentazione: il 50% dei minori che non ha mai fumato e il 23% di chi ha fumato dichiara di averlo fatto “solo per provare”. Subito dopo c’è la voglia di imitare i pari, motivo addotto rispettivamente dal 17% e 11%. I gusti delle sigarette elettroniche sono una spinta solo per l’11% dei minori non fumatori e il 13% dei fumatori. Forse anche per questo Ash, pur sostenendo il Tobacco and Vape Bill in discussione in Parlamento, è prudente quando si parla di limitare gli aromi nei liquidi, facoltà prevista nel teso di legge, suggerendo la possibilità di “utilizzare codici alfanumerici al posto dei nomi degli aromi o altre descrizioni che rischiano di rendere i prodotti attraenti per i minori, invece di vietare gli aromi stessi”.
La fondazione insiste sulla necessità di ridurre l’attrattiva dei prodotti del vaping per i minori, assicurando che gli adulti continuino ad aver accesso alle sigarette elettroniche. Lo ribadisce il vicedirettore generale di Ash Hazel Cheeseman, in una nota a commento dell’indagine. “Il Tobacco and Vape Bill – dichiara – prevede misure necessarie per ridurre lo svapo tra i giovani e deve essere approvato rapidamente. Tuttavia, convincere gli adulti a smettere di fumare è importante anche per la salute dei bambini. Sono sempre più numerose le prove che il vaping è meno dannoso del fumo, ma la percezione pubblica è andata nella direzione opposta. Si spera che il 2024 possa rappresentare un punto di svolta e che lo svapo giovanile diminuisca, e allo stesso tempo migliori della comprensione del pubblico sul ruolo che la sigaretta elettronica può svolgere per aiutare i 6 milioni di fumatori del Regno Unito a smettere di fumare”.

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