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#MAGGIOrVAPORE, le teorie della scienza a sostegno della sigaretta elettronica

Hajek, Polosa, Veronesi, Bauld, West, Kozlowski, Etter, Dautzenberg, Farsalinos. Nove scienziati a sostegno del vaping già nel 2015. #maggiorvapore = #minordanno

Per tutto il mese di maggio, in occasione della campagna #maggiorvapore = #minordanno, riproporremo quotidianamente un articolo di archivio riguardante svapo e salute. Sarà un’occasione per ripercorrere le tappe salienti di una letteratura scientifica sugli effetti della sigaretta elettronica che, dal 2015 ad oggi, ha messo molti punti fermi, stabilendo che il vaping riduce drasticamente il rischio e il danno del fumo.

Da Sigmagazine del 3 giugno 2015

In questo ultimo periodo, grazie anche alla scorretta interpretazione dei dati diffusi dall’Istituto nazionale di sanità, siamo inondati di studi che fanno apparire la sigaretta elettronica come nociva. Eppure, sono numerose le ricerche e i luminari della scienza che invece sostengono l’esatto opposto. Ma purtroppo non hanno la medesima visibilità dei detrattori. Ecco i nove maggiori esperti in materia ed una breve sintesi di quanto hanno più volte dichiarato pubblicamente.

Peter Hajek (Istituto Wolfson di medicina preventiva, Regno Unito): “Ci sono attualmente due prodotti che possono soddisfare l’esigenza di fumare. La sigaretta classica, che mette a repentaglio la salute degli utilizzatori e di chi sta loro vicino e respira il fumo passivo. E la sigaretta elettronica che è più sicura, non crea problemi di fumo passivo e provoca certamente meno rischi, anche se qualche minore non fumatore è vicino a chi la utilizza”.

Riccardo Polosa (Università di Catania): “Le e-cig non contengono tabacco e non prevedono la combustione per funzionare, pertanto è intuitivo che siano più sicure delle bionde e che siano in grado di migliorare lo stato di salute dei fumatori che decidono di utilizzarla al posto delle sigarette convenzionali. Studi clinici sulla sigaretta elettronica dimostrano effetti positivi sul consumatore di sigaretta elettronica sia in termini di riduzione del danno che di riduzione del rischio legato al fumo di sigaretta convenzionale. Fatto cento il rischio delle sigarette convenzionali, le elettroniche si attestano ad un valore di cinque”.

Umberto Veronesi (oncologo): “Nella lotta contro il fumo, questi dispositivi possano rappresentare un valido aiuto per chi vuole uscire dalla dipendenza. Non devono certo essere ritenuti né una panacea per tutti né un passatempo, ma uno strumento che può essere utile nel processo di disassuefazione dal fumo, perché agisce essenzialmente sulla gestualità, che è uno degli elementi principali della dipendenza psicologica dal fumo. Uno strumento che si deve comunque inserire in un percorso di disassuefazione che coinvolge prima di tutto il paziente con la sua volontà e poi un medico specialista che lo supporti”.

Linda Bauld (Cancer Research UK, REgno Unito): “La sigaretta elettronica è più sicura delle sigarette tradizionali. Non è un’opinione ma una dichiarazione fondata e sostenuta da prove scientifiche. Non significa però che le e-cig siano senza rischi assoluti ma certamente sono meno nocive del tabacco e del fumo passivo”.

Robert West (direttore Studi Tabacchi, Regno Unito): “Abbiamo un’occasione enorme. Sarebbe dannoso lasciarci scappare un’occasione del genere per eccesso di prudenza. La sigaretta elettronica potrebbe essere certamente più sicura ancora di quanto sia già. Ma la nicotina non è certamente la sostanza più tossica dentro una sigaretta tradizionale, sono altre le componenti che intervengono come ad esempio la combustione e il catrame. Utilizzare una sigaretta elettronica è praticamente come bere un caffè. La e-cig non contiene nient’altro che glicole propilenico, glicerina, acqua, aromi e, solo per chi vuole, nicotina”.

Lynn Kozlowski (Addiction research fondation, Canada): “Per abbandonare definitivamente le sigarette, i fumatori dovrebbero provare l’e-cig. Lo scopo è smettere di fumare e utilizzare la sigaretta elettronica è un valido ausilio. Le sigarette elettroniche sono molto più sicure del tabacco, è il buonsenso che lo dice. D’altronde non bisogna attendere elaborati studi scientifici per provare che un enorme masso che cade in testa ad una persona è molto più pericoloso di un sassolino. Il livello di tossine è molto più basso nella sigaretta elettronica, è facile dunque che sia anche meno pericolosa di una sigaretta tradizionale che invece contiene tossine cancerogene”.

Jean Francois Etter (Università di Ginevra, Svizzera): “Il problema sta nella combustione, nella tossicità derivante da questo. La sigaretta elettronica ne è priva. E, soprattutto, la nicotina di per sè non è tossica, visto che è somministrata a piccole dosi. Per la salute pubblica, lo svapo a lunga scadenza non è meno problematico, ad esempio, dell’uso prolungato di gomme da masticare“.

Bertrand Dautzenberg (pneumologo, Francia): “Rilassatevi, non stressatevi. Svapate senza pressioni il primo mese. E se avrete dubbi o vi stancherete, non dimenticate mai una cosa: il pericolo arrecato dal tabacco è mille volte più alto di quello della sigaretta elettronica. Un anno da svapatore è meno pericoloso di un giorno da tabagista”.

Konstantinos Farsalinos (Centro chirurgia cardiaca, Grecia): “Svapare non è nocivo per il cuore. La sigaretta elettronica è considerevolmente meno nociva del tabacco ed è più che legittimo che gli svapatori difendano il loro diritto a svapare”.

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