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Il piano di avvicinamento dell’Albania all’Unione europea passa anche attraverso l’adeguamento delle norme anti fumo. Risale al 2004 la legge che vieta il fumo nei locali pubblici ma, visto l’ingresso sul mercato di nuovi prodotti e l’approssimarsi dei negoziati di adesione alla Ue, è stato necessario adeguarla. E così adesso nei bar e nei ristoranti è vietato anche utilizzare le sigarette elettroniche e i narghilè. Ma nuove disposizioni hanno riguardato anche i prodotti del tabacco. Sulla falsariga della Tpd, il governo albanese ha introdotto l’obbligo di notifica ministeriale prima della commercializzazione, il divieto di vendita dei prodotti del tabacco aromatizzati (menta, vaniglia ecc.) così come anche la vendita dei pacchetti con meno di venti sigarette. Inasprite anche le sanzioni: se un soggetto viola per due volte in due mesi la legge antifumo, la seconda multa sarà il doppio della prima. Se, nonostante questo, l’infrazione continuerà entro l’anno le multe raggiungeranno fino a sei volte del loro valore normale per poi arrivare, nei casi più estremi, alla chiusura dell’attività e al ritiro della licenza commerciale. L’Albania è nella top five mondiale per consumo di tabacco: fuma il 40 per cento della popolazione.