Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Sigarette elettroniche, Moige: “Incoraggiarne il consumo anche tra i giovani”

Secondo il direttore Affinita, il piano europeo di prevenzione al cancro"dovrebbe prendere in considerazione misure che aumentino il passaggio ai prodotti del vaping. Studi scientifici mostrano che questi prodotti presentano un minor rischio".

Un passo importante nella sensibilizzazione dei danni del tabacco e sull’utilità della sigaretta elettronica come strumento per ridurre o smettere di fumare, soprattutto a sostegno di giovani e pazienti oncologici. Il Moige, movimento che tutela gli interessi dei genitori italiani, ha pubblicamente fornito un contributo alla Commissione europea nell’ambito della stesura del piano contro il cancro. E ha puntato l’attenzione sulla sigaretta elettronica come principale strumento per contrastare la diffusione del fumo tra i giovani. Un punto di vista, dunque, che ribalta quanto sino ad ora sempre assunto dalle istituzioni sanitarie nostrane che sostengono che l’e-cig è una passerella che spinge al consumo di tabacco. Posizione in contrasto con le principali evidenze scientifiche che hanno più volte smentito il cosiddetto Gateway effect.
Il piano – scrive Antonio Affinita, direttore del Moige – dovrebbe considerare con maggiore attenzione i giovani nelle policies che incoraggiano il consumo di e-cigarettes. Le evidenze scientifiche mostrano che il consumo di questi prodotti aiutano i fumatori a smettere di fumare. Il piano dovrebbe prendere in considerazione misure che aumentino il passaggio ai prodotti del vaping. Studi scientifici mostrano che questi prodotti presentano un minor rischio“. Affinita suggerisce poi alcune azioni che le autorità potrebbero svolgere per rafforzare la corretta diffusione della sigaretta elettronica. “Stimolare il pieno presidio in sicurezza della filiera del tabacco: dalla produzione alla distribuzione. Occorre, infatti, responsabilizzare la filiera, aumentando i controlli verso chi contravviene le norme a tutela dei minori vendendo illecitamente il tabacco. Rafforzare un ruolo di primo piano alla tassazione nella riduzione del consumo el tabacco, specie nei giovani: infatti crediamo che la tassazione sia un punto importante da considerare nelle politiche di prevenzione del fumo nei minori“. Ma Affinita si spinge ancora oltre, suggerendo, sul modello anglosassone, di dare la sigaretta elettronica ai giovani pazienti oncologici. “Il piano – dice – dovrebbe considerare il ruolo del vaping nell’aiutare i pazienti giovani a migliorare la loro esperienza quando sottoposti a trattamento. Evidenze scientifiche hanno mostrato che i pazienti che utilizzano il vaping durante il trattamento sono meno stressati rispetto a chi è sottoposto a terapie sostitutive del fumo“.

Articoli correlati