© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
I filtri monouso destinati al consumo di tabacco devono avere obbligatoriamente la nuova immagine di sicurezza “Plastica nel filtro”. Lo stabilisce il regolamento europeo sulle “specifiche di marcatura armonizzate per i prodotti del tabacco con filtro e i filtri commercializzati per essere utilizzati in combinazione con prodotti del tabacco”. La disposizione integra e attua la Direttiva 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza della plastica monouso nell’ambiente.
Tutte le confezioni di filtri sfusi, ma anche i prodotti da fumo che ne sono dotati (sigarette e riscaldatori di tabacco) devono dunque riportare nella confezione la nuova immagine. Dall’obbligo sono invece esclusi i “filtrini” in cotone per le nuove sigarette elettroniche del tipo Zeep o Kiwi. Nonostante il drip in cotone possa assomigliare a un filtro, in realtà è bucato e di conseguenza non ha alcun potere filtrante. Ma non è questo il motivo per cui sono esclusi. I drip in cotone sono considerati accessori della sigaretta elettronica che, per sua natura, così come anche previsto dalla Tpd, non rientra nell’insieme dei prodotti da fumo. Ulteriore dimostrazione riguarda l’imposta di consumo: mentre i filtri (e le cartine) sono soggetti al prelievo fiscale, i drip in cotone ne sono esentati. Una definizione scorretta di un accessorio avrebbe potuto destare perplessità e confusione ma questa volta il legislatore è stato chiaro sia nella spiegazione che nel dettaglio tecnico.