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Chi sostiene La Scala di Milano? Japan Tobacco

JTI ha però investito molto in un settore che in Italia spesso viene bistrattato: la cultura. E lo ha fatto puntando al meglio, sostenendo economicamente il Teatro alla Scala di Milano.

British American Tobacco finanzia la Fondazione Open; Philip Morris apre stabilimento a Bologna e Renzi lo inaugura in pompa magna. Il governo italiano pare legato mani e piedi alle due Big Tobacco, così come ben descritto nell’articolo degli amici di AgiVapeNews. E visto che non c’è due senza tre, noi di Sigmagazine abbiamo deciso di guardare un po’ più da vicino invece l’attività di Japan Tobacco, la terza multinazionale del settore.
Anche se non è apparsa alla ribalta della grande stampa, JTI ha però investito molto in un settore che in Italia spesso viene bistrattato: la cultura. E lo ha fatto puntando al meglio, sostenendo economicamente il Teatro alla Scala di Milano, fiore all’occhiello dell’opera nostrana celebre in tutto il mondo. Alla grande soirée d’apertura dello scorso dicembre era presente Piercarlo Alessiani, presidente e Ad l’Ad di JTI Italia. L’intervento economico della multinazionale nipponica continuerà anche nei prossimi anni, anche se non si sa a quanto ammonta tale investimento. Lo stesso presidente Alessiani ha spiegato che “Questa importante collaborazione, anticipata dal sostegno alla tournée della Scala a Tokyo nel 2009 e dalla partnership triennale siglata con il Museo Teatrale, rappresenta la naturale evoluzione del percorso di JTI a favore delle eccellenze italiane”. La Scala va a Tokyo e Tokyo investe sulla Scala? Rapporto diretto, si direbbe. Ma rapporto diretto con chi? Con La Scala o con JTI. Perchè nel 2009, anno clou per l’Ad di JTI Italia, la Tlx Spa, equamente partecipata da Unicredit Spa e Banca Imi Spa (gruppo Intesa Sanpaolo) aveva sul mercato XS0193805214 denominato JTI. Non è una coincidenza, significava proprio Japan Tobacco International, come il 100 per cento delle azioni contenute nel portafoglio. Quindi, Intesa e Unicredit da un lato gestivano un titolo della Japan Tabacco che, a sua volta, finanziava le attività culturali della Scala, che a sua volta andava in tournée in Giappone sotto l’egida Unicredit e San Paolo. Tornée che ormai è diventato appuntamento fisso nel calendario teatrale. Potrebbero essere intesi come normali “simpatie strategiche” tra partner. Potrebbero. Perchè invece spesso si traducono in “simpatie politiche”. D’altronde, non era proprio un politico a sostenere che spesso a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca? Fare lobby, d’altronde, significa proprio questo: difendere gli interessi generali di un settore collaborando con chi detiene il potere decisionale. Quando anche lo svapo riuscirà a parlare attraverso una voce unitaria forse molti problemi attuali diventeranno soltanto un ricordo.

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