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Essere multati per aver svapato in luogo pubblico seppur al chiuso. Ci potrebbe anche stare se si contravvenisse alla legge. Perchè come si suol dire, la legge non ammette ignoranza. Ma se questo avviene durante uno fiera dello svapo, beh, allora forse qualche leggittima perplessità può anche sorgere. E’ successo lo scorso fine settimana in occasione del Vape Expo del New Jersey. Milleduecento espositori, migliaia di visitatori hanno ricevuto l’inaspettata visita dell’autorità sanitarie. Il risultato? Ventisette citazioni a giudizio contro i proprietari della sala espositiva e gli organizzatori della fiera (Andy Balogh e Don Miller) e sessantasei citazioni contro altrettanti operatori del settore. In totale sono state elevate multe per un valore di oltre 50mila dollari. Il New Jersey è stato il primo Paese degli Usa ad aver introdotto il divieto di svapo al chiuso ma in luoghi aperti al pubblico (ristoranti, uffici, bar). Gli organizzatori si difendono dicendo che il locale, essendo stato affitato per un evento, non è più da considerare luogo pubblico ma sostanzialmente privato, perchè in quei giorni l’ingresso è regolamentato. Cavilli legali. Non sappiamo come andrà a finire la faccenda anche se, intanto, Andy Balogh ha annunciato di voler pagare di tasca sua tutte le contravvenzioni effettuate ai visitatori. A volte il buon senso dovrebbe prevalere su tutti i lacci e lacciuoli delle leggi scritte ad hoc. D’altronde, non poter svapare ad un Vape Fest è come non poter bere all’Oktoberfest. Assurdità legalizzate.