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Sigarette elettroniche e tabacco: proiezioni di mercato e nuove abitudini

In occasione di World Tobacco Conference di Sofia sono stati presentati dati attuali e proiezioni future su elaborazione di Euromonitor International.

Sempre meno tabacco combusto, sempre più vapore e tabacco riscaldato. Ormai è opinione diffusa che il fumatore del futuro non acquisterà più le tradizionali sigarette ma sarà sempre più spinto verso l’utilizzo di strumenti elettronici, vaporizzatori o riscaldatori che siano. Mentre la comunità scientifica spinge verso il messaggio salutistico sulla riduzione del danno, le multinazionali e i governi stanno attrezzandosi per cogliere questa nuova sfida che potrebbe regalare alle prossime generazioni un mondo senza fumo.
In occasione di World Tobacco Conference di Sofia sono stati presentati i dati attuali e le proiezioni future sul consumo di tabacco su elaborazione di Euromonitor International. Si presume che nel 2020 saranno circa 850 milioni i fumatori nel mondo, con un calo di circa il 20 per cento rispetto ad oggi. La Cina e l’Indonesia rimangono e rimarranno per i prossimi quindici anni i Paesi con il maggior consumo, mentre al terzo posto gli Stati Uniti scalzeranno la Russia anche grazie alle politiche antitabagiste ultimamente introdotte da Putin. Miglioramenti anche per l’Italia che dall’attuale dodicesimo posto arriverà ad un ben più roseo diciannovesimo. Sarà però il Giappone a vedere maggiormente premiati gli sforzi contro il fumo. In quindici anni passerà dal quinto posto di oggi al ventesimo. Interessante anche la proiezione sulla penetrazione dei nuovi sistemi di vaporizzazione. Nel 2022 i sistemi di vaporizzazione chiusi raggiungeranno quelli aperti, mentre oggi soltanto circa uno svapatore su quattro utilizza le ecig precaricate o usa e getta. Il motivo è da ritrovarsi nella semplicità di utilizzo, nella pulizia ma soprattutto nelle nuove regole che hanno cominciato ad essere introdotte a cominciare dall’Europa con la Tpd. Tolti gli Stati Uniti e l’Europa occidentale, dove resisteranno i vaporizzatori personali, nel resto del mondo nel 2022 lo strumento di riduzione del danno maggiormente utilizzato sarà il riscaldatore di tabacco. Un accenno anche alla cannabis. Secondo le proiezioni, sempre nel 2022 il consumo di cannabis negli Stati Uniti potrebbe pareggiare quello del tabacco. Euromonitor International ha anche spiegato come cambieranno i punti di riferimento per la scelta e l’acquisto di un prodotto legato al tabacco. Non sarà più importante, ad esempio, il brand ma diventerà fondamentale il design del vaporizzatore; non si guarderà più al prezzo più conveniente di vendita del prodotto ma si sarà disposti a spendere qualunque cifra pur di essere appagati.

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