© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Il governo federale dello Stato della California ha assegnato 17,8 milioni di dollari all’Università della California Meridionale per condurre una ricerca sul marketing e sulla regolamentazione dei prodotti del tabacco, con particolare attenzione alla diffusione della sigaretta elettronica tra i minori. Gran parte di questa ricerca si concentrerà infatti sui nuovi modi in cui i giovani consumano nicotina come i riscaldatori di tabacco e le sigarette elettroniche. Particolare attenzione sarà rivolta alle pod, le sigarette elettroniche di terza generazione, dalle dimensioni molto ridotte e molto diffuse nelle scuole statunitense. In particolare, il modello denominato Juul in questi ultimi mesi sta letteralmente spopolando tra i ragazzi americani. Al suo interno, però, ci sono concentrazioni di nicotina molto alte, sino a 56 mg per millilitro. La ricerca dovrà anche stabilire quali sono gli aromi che maggiormente spingono i giovani ad iniziare a svapare.
Ma una cifra così da record non poteva essere investita in campagne fattive e in serie politiche di riduzione del danno anziché essere messa sul piatto per avere una mera analisi empirica?