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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 10 al 16 febbraio

L'Irlanda apre il dibattito pro ecig, mentre Hong Kong si prepara a vietare il vaping e in Usa infuria la polemica sui giovani. Ma potrebbe essere Israele la nuova Mecca per le aziende del settore.

IrlandaThe Irish Times: il sentimento anti-vaping nuoce alla salute
Un appello contro il sentimento anti-vaping è arrivato da un commento apparso sulle autorevoli pagine di The Irish Times, il quotidiano più importante del Paese. “Il fatto che tanti ex fumatori incalliti hanno smesso attraverso lo svapo è una buona cosa“, ha scritto Muiris Houston. Le autorità irlandesi impegnate a difesa della salute dei cittadini dovrebbero abbandonare atteggiamenti attendisti se non negativi: “È tempo che i residenti della torre d’avorio scendano e inalino la vita reale nelle trincee dei fumatori“, ha concluso l’Irish Times.

Hong KongArriva in Parlamento l’emendamento che può proibire il vaping
Dopo gli annunci draconiani pronunciati nello scorso autunno dal leader dell’esecutivo Carrie Lam, Hong Kong promette di passare ai fatti in tema di proibizionismo sul vaping. La prossima settimana il Consiglio legislativo (l’assemblea parlamentare della Regione amministrativa speciale della Repubblica popolare cinese) discuterà in prima lettura un emendamento alla Legge sul fumo, che ha come oggetto proprio gli strumenti alternativi alle sigarette tradizionali. Si va verso un divieto totale. Sigmagazine approfondisce i punti in discussione.

Hong Kong, sterzata proibizionista contro le sigarette elettroniche

GiapponeJapan Tobacco si prepara a un nuovo calo di utili
Dopo un incerto 2018 (-1,7%), il colosso asiatico Japan Tobacco (Jti) mette in conto un ulteriore calo dell’utile netto nel 2019, tra il calo della domanda in Giappone e le acquisizioni di asset all’estero (Etiopia, Bangladesh, Grecia, Russia). Tra le iniziative per rilanciare gli utili, il lancio di nuovi riscaldatori di tabacco.

UsaL’Indiana studia leggi restrittive sul vaping e nuove tasse
Seguendo iniziative analoghe in altri Stati nordamericani, anche l’Indiana potrebbe giungere presto a elevare da 18 a 21 anni l’età per l’acquisto delle sigarette elettroniche (come di prodotti del tabacco). Il Senate Health Committee sta inoltre studiando il divieto di detenzione di liquidi anche non contenenti nicotina per i minorenni e un aumento delle tasse sui prodotti del vaping che ha già inquietato gli addetti ai lavori.

UsaNuovo rapporto rinfocola polemiche sul vaping giovanile e la Fda convoca Juul
Prima le anticipazioni, ora la pubblicazione. Il nuovo rapporto dell’americano Centers for Disease Control and Prevention sull’uso dei prodotti del tabacco da parte dei minori negli Stati Uniti nel 2017-2018 torna a suscitare polemiche. Il tema è sempre quello caldissimo del vaping fra i giovani. I dati erano già stati criticati da molti, ora tornano a far rumore, soprattutto riguardo alla sigaretta elettronica: fra il 2017 e il 2018, spiega il report, i giovani che usano l’ecig sono aumentati di 1,5 milioni. Il Centers fo Disease Control collega apertamente questo incremento alla comparsa sul mercato americano di Juul, la piccola pod-mod precaricata con alte concentrazioni di nicotina (vietate in Europa) e che detiene oltre il 70% del mercato statunitense del vaping. La Fda ha reso noto di aver chiesto un incontro ai vertici di Juul e di Altria (il gruppo di cui fa parte Philip Morris Usa, che ha recentemente comprato una quota di minoranza della startup californiana) per sollecitare l’attuazione delle promesse di contrasto all’uso dei loro prodotti da parte dei giovani. Sigmagazine ha approfondito l’intero dibattito.

Giovani e sigarette elettroniche, nuovo studio Usa rinfocola la polemica

IsraeleL’irresistibile attrazione di Tel Aviv per le aziende del vaping
Sarà Israele la nuova mecca delle industrie legate al vaping? Probabile, ha scritto il forum ebraico francese, visto che Tel Aviv si sta imponendo sempre più come centro mondiale dell’innovazione. Già centro finanziario del Paese, Tel Aviv giova di una popolazione molto giovane, di istituti di istruzione di eccellenza e di un’atmosfera favorevole all’impresa privata che guarda al futuro. Molte aziende digitali vi hanno trovato negli ultimi anni la loro sede. E in quanto industria legata alla tecnologia, quella del vaping appare predestinata a creare una sua colonia sulle rive del Mediterraneo Orientale.

BelgioEntrato in vigore nelle Fiandre il divieto di svapo in auto con minori di 16 anni
Se in auto sono presenti minori di 16 anni non è più permesso di svapare. La legge è entrata in vigore nella regione belga delle Fiandre. La sua violazione prevede una sanzione fino a mille euro.

Unione EuropeaInterviene la Commissione sul legame F1-sponsorizzazioni del tabacco
Dopo l’inchiesta delle autorità australiane che aveva preso le mosse da Ferrari, anche la Commissione europea ha deciso di vederci chiaro nella questione degli escamotage promozionali che legherebbero team di Formula 1 e multinazionali del tabacco. Dopo il WinNow che compare sulle livree della Ferrari associate alle Marlboro di Philip Morris, anche McLaren ha deciso di inserire lo slogan “A better tomorrow”  nel quadro di un’intesa di sponsorizzazione con British American Tobacco. Ora Bruxelles vuol stabilire se queste campagne siano legali rispetto alla direttiva del 2003 che regola la pubblicità dei prodotti del tabacco all’interno dei paesi membri dell’Ue.

GermaniaA Berlino chiusi oltre trenta shisha-bar
Dalle parole ai fatti. Dopo l’allarme lanciato dalle autorità sul fenomeno dei shisha bar a Berlino, l’ufficio della sicurezza del quartiere di Schöneberg-Tempelhof (di fatto l’organismo che gestisce l’ordine pubblico nel quartiere) ha disposto la chiusura di trenta esercizi. La motivazione riguarda i livelli pericolosi di monossido di carbonio, accumulatosi in locali privi di adeguata ventilazione a valori fino a dieci volte superiori ai limiti di legge. In un blitz successivo, la polizia è invece intervenuta per mettere i sigilli a due locali nel quartiere di Neukölln. I shisha bar, moltiplicatisi vertiginosamente negli ultimi anni, sono entrati nel mirino della polizia berlinese anche per il sospetto di costituire centri di ritrovo della fiorente criminalità araba, motivo per cui il mondo del vaping tedesco farebbe bene a tirare una chiara linea di demarcazione: proprio a Berlino, la principale fiera del vaping cittadina coabita con quella delle pipe ad acqua.

GermaniaSequestrati a Berlino 40 chili di tabacco illegale per shisha
E in settimana lo shisha si guadagna ancora una citazione nella cronaca nera berlinese. La polizia ha sequestrato 40 chilogrammi di tabacco di contrabbando per shisha in una serie di perquisizioni avvenute nei quartieri di Charlottenburg e Kreuzberg. L’azione rientra nel piano delle autorità cittadine contro i shisha bar. Nelle perquisizioni sono state sequestrate anche delle armi improprie: un coltello, un machete e una mazza da baseball.

America/Europa/Asia/AfricaL’atlante del vaping tassato: in quali Paesi i balzelli pesano di più
Panoramica sui paesi che tassano i liquidi per sigarette elettroniche. Un utile vademecum che Sigmagazine ha raccontato in italiano sulla base di una ricerca di Jim Mc Donald su Vaping 360.

Sigarette elettroniche: quali Paesi tassano i prodotti del vaping?

 

FranciaL’atlante del tabagismo: Costa Azzurra maglia nera, nella regione di Parigi i più virtuosi
Pubblicato in Francia l’atlante del tabagismo, una fotografia del Paese visto dall’angolatura dei fumatori di età compresa fra i 18 e i 75 anni. I dati provengono dall’agenzia sanitaria della salute pubblica e si riferiscono al 2017. La regione in cui si fuma di più è quella meridionale della Costa Azzurra con il 32,1%, la più virtuosa è quella che circonda la capitale, l’Île-de-France che totalizza il 21,3%. Quattro sono le regioni che superano la media nazionale: Paca (Provence-Alpes-Côte d’Azur) con il 32,1%, Hauts-de-France con il 30,5%, Occitanie 30,3% e Grand-Est 30,1.

UsaLo stress è il fattore che accresce il numero delle fumatrici
In poco più di dieci anni, dal 2002 al 2015, è raddoppiato il numero delle donne decedute per malattie legate al tabacco. Lo ha reso noto una statistica dell’Istituto nazionale americano sulla tossicomania, secondo la quale la terapia sostitutiva con nicotina ha maggiore efficacia sugli uomini che sulle donne. Uno studio dell’Università di medicina della Carolina del Nord ha poi evidenziato come le donne siano più inclini a fumare degli uomini, se esposte a stress.

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