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Arriverà in Congresso in questi giorni una proposta di legge che potrebbe cambiare per sempre – in peggio – il panorama del vaping negli Stati Uniti. A presentare quello che è stato ribatezzato Safe Kids Act è la parlamentare democratica Diana DeGette, rappresentante del Colorado. Se la sua proposta passasse il vaglio del Congresso, gli aromi potrebbero essere banditi dai liquidi per sigarette elettroniche in tutto il Paese.
Secondo DeGette e molti altri, infatti, sarebbe questa la strada da percorrere per arginare l’uso della sigaretta elettronica da parte dei giovanissimi, questione che sta impegnando da mesi l’Fda e i vertici sanitari statunitensi. “La maggior parte degli esperti – ha spiegato infatti la parlamentare in un comunicato stampa – sostengono che sono le aromatizzazioni che attirano i minori e causano questa impennata nell’uso fra gli studenti di scuola media e superiore”. DeGette parla di gusti “che attirano i bambini” e punta il dito contro gusti come “orsetti gommosi, zucchero filato, tutti frutti e biscotto e panna”.
Se la proposta di DeGette diventasse legge, i produttori avrebbero un anno di tempo per dimostrare alla Fda che tali aromatizzazioni servono esclusivamente per aiutare i fumatori adulti a smettere e che non causano l’aumento dell’uso dell’ecig nei minori, né ulteriori danni a chi li utilizza. Se questi tre assunti non potranno essere provati (cosa abbastanza probabile), i prodotti non potranno più essere venduti negli Stati Uniti.
Insomma, potrebbe essere il Congresso a togliere le castagne dal fuoco all’Fda, che intanto continua la sua battaglia contro rivenditori e produttori, accusati i primi di vendere illegalmente prodotti ai minori, i secondi di fare marketing rivolto ai giovanissimi. Il commissario Scott Gottlieb ha fatto sapere ieri di aver richiesto un incontro alla grande catena di farmacie Walgreen, che ha il non invidiabile primato di aver raccolto il maggior numero di violazioni nella vendita ai minori. Ma l’Fda mette all’indice altre 15 catene della distribuzione. Allo stesso tempo, l’agenzia ha inviato lettere ad oltre 40 aziende, chiedendo spiegazioni sulle strategie di marketing di oltre 50 prodotti attualmente sul mercato.
