Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Nuovo studio: “Iqos è tossica”. La risposta PMI: “Condizioni d’uso irreali”

La multinazionale biancorossa risponde all'associazione elvetica Croce Blu che denuncia la presenza di sostanze irritanti nei fumi delle heets.

I filtri delle Heets, le sigarettine di tabacco che si inseriscono nel riscaldatore Iqos prodotto da Philip Morris, costituirebbero un pericolo per la salute. Una volta riscaldati, infatti, sviluppano delle sostanze tossiche, gli isocianati, irritanti per inalazione e contatto con la pelle e responsabili, in caso di sensibilizzazione, di disturbi respiratori come malattie polmonari ostruttive e asma. A dirlo è uno studio condotto in un laboratorio svizzero per conto dell’associazione contro le dipendenze Croce Blu e pubblicato in dettaglio dal quotidiano Sonntagszeitung.
I ricercatori elvetici hanno riscaldato i filtri a 100, 160 e 200 gradi (il riscaldatore raggiunge una temperatura compresa tra i 250 e i 300 gradi, ndr) e hanno effettuato le misurazioni mediante gascromatografia-spettometria di massa. Grazie a questa procedura i ricercatori hanno rilevato la presenza di composti volatili e in particolare di isocianati. Queste sostanze si trovano normalmente nei solventi, nelle vernici e nelle schiume industriali. Il test di laboratorio però – specifica il comunicato di Croce Blu – non ha verificato se gli isocianati prodotti dal riscaldamento del filtro delle Heets vengano inalati dal consumatore durante l’utilizzo del riscaldatore. Un’informazione che sarebbe stata sicuramente interessante.
Lo sottolineano anche i rappresentanti di Philip Morris Italia, sentiti da Sigmagazine, che puntano il dito contro le procedure dello studio. “I consumatori di Iqos – dichiarano – non sono esposti alle sostanze tossiche menzionate dallo studio svizzero pubblicato in queste ore. In condizioni di utilizzo normali, quando gli stick di tabacco Heets vengono utilizzati insieme al sistema Iqos, queste sostanze non sono presenti nell’aerosol generato da Iqos. Questo test ha esposto sino a 3 filtri degli Heets ad una temperatura di 100 gradi centigradi per 10 minuti, condizioni che non riflettono in alcun modo le normali condizioni d’uso dell’Iqos da parte del consumatore. La presenza del composto può quindi essere spiegata dalle condizioni estreme di prova utilizzate”. E poi concludono: “Tutti gli studi tossicologici di Philip Morris International hanno mostrato una sostanziale riduzione della tossicità dell’aerosol Iqos rispetto al fumo di sigaretta”.

 

Articoli correlati