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Cosa pensa l’Istituto superiore di sanità delle sigarette elettroniche? E dei riscaldatori di tabacco? Le risposte sono state date in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, lo scorso venerdì 31 maggio. Mentre i vaporizzatori vengono visti come strumenti in grado si avvicinare i giovani alla nicotina, per i riscaldatori la sentenza è inappellabile: occorre tamponarne la diffusione soprattutto vietando la pubblicità. Le leggi però esistono, sia per quanto riguarda la vendita ai minori che al divieto di pubblicità ai prodotti del tabacco. Il problema, semmai, è garantirne il rispetto attraverso controlli e sanzioni effettivamente comminate. Altrimenti pare una mera giustificazione di chi “vorrebbe ma non riesce”, addossando ad altri responsabilità che invece sono tutte proprie.
Alleghiamo le slide originali presentate all’Istituto superiore di sanità dal dottor Silvano Gallus (riscaldatori di tabacco) e dal dottor Giuseppe Gorini (sigarette elettroniche). Quest’ultimo, in particolare, ha dimostrato dal suo punto di vista i motivi per cui il modello britannico sulla riduzione del danno non sia applicabile in Italia.