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L’Università di Catania è punto di riferimento internazionale dell’attività di ricerca antifumo. Non solo per la presenza del CoEhar, il centro d’eccellenza sulla riduzione del danno guidato dal professor Polosa, ma anche per la capacità di comunicazione e di penetrazione mediatica dei risultati scientifici. “L’Università di Catania – ha detto il Magnifico Rettore Francesco Basile intervistato da Valeria Nicolosi – si è sempre contraddistinta grazie all’attività del professor Riccardo Polosa per le ricerche cosiddette antifumo, cioè andare a cercare quali sono i danni da fumo, portarli a conoscenza del cittadino e trovare soluzioni per prevenire i danni da fumo. E anche cercare di studiare altre metodiche, tipo la sigaretta elettronica di cui il professor Polosa è uno dei maggiori esperti internazionali”.
La ricerca viene svolta in tanti ambiti all’interno dell’ateneo catanese. “È una ricerca multidisciplinare – continua Basile – pensiamo agli pneumologici, pensiamo ai diabetologi, pensiamo agli internisti. Insomma sono tanti i settori che copartecipano a questo tipo di ricerca che certamente è fruttosa e positiva”. Lunedì 24 giugno a Catania saranno presentate le nove ricerche che hanno vinto il bando dell’Università, a fronte di centinaia di partecipanti. “Vedrete quanto impegno c’è da parte dell’ateneo. Pensiamo – conclude Basile – non solo di avviarle ma anche di sostenerle e portarle a termine con risultati che siano utili non soltanto alla popolazione nazionale ma anche a quella mondiale”.
La presentazione dei nove progetti di ricerca sarà anticipata da una conferenza a cui parteciparanno l’assessore alla sanità della Regione Siciliana Ruggero Razza; il direttore del CoEhar Riccardo Polosa; il presidente della Fondazione Smoke Free World Dereck Yach. La moderazione dell’incontro è affidata al direttore di Sigmagazine.
I negozianti di sigarette elettroniche che parteciperanno all’evento, riceveranno l’attestato di partecipazione vidimato dall’Università di Catania.
