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Una raccolta di fondi per organizzare una grande campagna per la riduzione del danno da fumo in Africa. È l’iniziativa lanciata dall’associazione non governativa keniana Campaign for safer alternatives (Casa), presieduta dall’esperto di harm reduction, Joseph Maghero. Il continente africano conta oggi circa 77 milioni di fumatori e 500 mila morti ogni anno dovute a malattie fumo correlate. Sono numeri destinati a crescere, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale di sanità che prevede un aumento del 5 per cento dei fumatori nei prossimi cinque anni. D’altronde il trend è noto da tempo: il numero dei tabagisti diminuisce nei Paesi ad alto reddito per crescere in maniera indirettamente proporzionale in quelli a basso e medio reddito. Vale a dire, soprattutto in Africa e in Asia.
Ma non tutti sono rassegnati e considerano questo destino irreversibile. E, come abbiamo riportato su queste colonne, anche nei Paesi africani si cerca di introdurre la politica della riduzione del danno e degli strumenti a rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, per aiutare i fumatori che non riescono a smettere. “Crediamo – spiega Casa – che sua possibile integrare la riduzione del danno nella lotta contro il fumo in Africa per sconfiggere il fumo al 100 per cento”. La missione che l’organizzazione si intitola è quella di lottare per un continente senza fumo, garantendo una varietà di alternative efficaci, a prezzo contenuto e a rischio ridotto. Lotta che si realizza anche incentivando la consapevolezza e l’informazione del pubblico e sostenendo politiche che promuovano queste alternative al fumo.
A quanto dichiara, Casa al momento non riceve alcun tipo di finanziamento e per questo ha attivato una raccolta fondi online sul sito di crowdfunding gofundme. Fra i donatori che hanno già versato un contributo ci sono la professoressa neozelandese Marewa Glover e il segretario di Innco Atakan Erik Befrits. La cifra raccolta servirà a dotare Campaign for safer alternatives di una struttura di base.