Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Africa, al via raccolta fondi per sostenere la riduzione del danno da fumo

L'associazione keniana Campaign for safer alternatives si rivolge al crowdfunding per finanziare la lotta contro il tabagismo.

Una raccolta di fondi per organizzare una grande campagna per la riduzione del danno da fumo in Africa. È l’iniziativa lanciata dall’associazione non governativa keniana Campaign for safer alternatives (Casa), presieduta dall’esperto di harm reduction, Joseph Maghero. Il continente africano conta oggi circa 77 milioni di fumatori e 500 mila morti ogni anno dovute a malattie fumo correlate. Sono numeri destinati a crescere, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale di sanità che prevede un aumento del 5 per cento dei fumatori nei prossimi cinque anni. D’altronde il trend è noto da tempo: il numero dei tabagisti diminuisce nei Paesi ad alto reddito per crescere in maniera indirettamente proporzionale in quelli a basso e medio reddito. Vale a dire, soprattutto in Africa e in Asia.
Ma non tutti sono rassegnati e considerano questo destino irreversibile. E, come abbiamo riportato su queste colonne, anche nei Paesi africani si cerca di introdurre la politica della riduzione del danno e degli strumenti a rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, per aiutare i fumatori che non riescono a smettere. “Crediamo – spiega Casa – che sua possibile integrare la riduzione del danno nella lotta contro il fumo in Africa per sconfiggere il fumo al 100 per cento”. La missione che l’organizzazione si intitola è quella di lottare per un continente senza fumo, garantendo una varietà di alternative efficaci, a prezzo contenuto e a rischio ridotto. Lotta che si realizza anche incentivando la consapevolezza e l’informazione del pubblico e sostenendo politiche che promuovano queste alternative al fumo.
A quanto dichiara, Casa al momento non riceve alcun tipo di finanziamento e per questo ha attivato una raccolta fondi online sul sito di crowdfunding gofundme. Fra i donatori che hanno già versato un contributo ci sono la professoressa neozelandese Marewa Glover e il segretario di Innco Atakan Erik Befrits. La cifra raccolta servirà a dotare Campaign for safer alternatives di una struttura di base.

Articoli correlati