L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 7 al 13 luglio

Gran BretagnaSigarette elettroniche nei negozi degli ospedali, la svolta inglese
due negozi di sigarette elettroniche hanno aperto i battenti nel General Hospital di Sandwell e nel City Hospital di Birmingham, entrambi nelle Midlands occidentali. Si tratta di due strutture del Servizio sanitario nazionale, che si avvale della collaborazione del settore privato per la salute dei cittadini. L’iniziativa segue le raccomandazioni di Public Health England, l’agenzia del Ministero della salute britannico, che nel quadro delle politiche per la riduzione del danno già dall’anno ha suggerito di rendere le e-cigarette disponibili nei negozi degli ospedali. Su Sigmagazine l’articolo su questo innovativo progetto.

Regno Unito, primi negozi di sigarette elettroniche dentro gli ospedali

AustriaAnche il divieto di vaping nella legge antifumo del governo di Vienna
La scorsa settimana avevamo annunciato la nuova stretta antifumo del governo tecnocratico viennese. L’esecutivo attuale ha ripreso una legge varata due governi fa, poi annullata da quello successivo, che prevedeva appunto il divieto di fumo nei caffè e nei ristoranti: una svolta per l’Austria, uno degli ultimi Paesi dell’Ue a permettere ancora le sigarette nei locali di ristorazione e un tratto di penna su una delle più antiche tradizioni dei caffè viennesi, storicamente fumosi luoghi di incontro dell’intellettualità europea. Ma le ragioni della salute sono arrivate anche sulle rive del Danubio. Unico problema è che, come si è poi appreso, la stretta antifumo si estende anche ai prodotti del vaping, seguendo – come accaduto per la Svezia – la logica dell’equiparazione, peraltro contestata dalle ricerche scientifiche. Sarà dunque proibito svapare, non solo in ristoranti e caffè ma anche nei luoghi pubblici all’aperto. Unica eccezione i Biergarten, naturalmente solo d’estate.

Gran BretagnaLa sigaretta elettronica supporto “nel mezzo del cammin di nostra vita”
Ulteriore approfondimento anche su un’altra notizia data la scorsa settimana, quella sui dati di Public Health England riguardo le ultime rilevazioni ufficiali su fumatori e svapatori. Spulciando i numeri ci si accorge che due dati particolari vanno evidenziati: il gruppo in cui si registra la percentuale più alta di svapatori è quello dei 35-49 enni, che è solitamente il periodo della vita in cui i problemi legati al fumo iniziano a farsi sentire e si fa prepotente la voglia di smettere. E il secondo gruppo è diventato quello dei 50-59 enni. La sigaretta elettronica viene in aiuto proprio a queste decisive fasce di popolazione. Ecco il link all’appprofondimento.

Sigarette elettroniche, nel Regno Unito aumentano i vaper cinquantenni

Gran BretagnaImperial Brands: la crescita dei dividendi sarà investita nello sviluppo del vaping
Il gigante del tabacco Imperial Brands ha annunciato la rinuncia all’obiettivo di raggiungere per il prossimo anno la crescita del 10% dei dividendi per i soci, e che destinerà le risorse allo sviluppo del proprio portafoglio nel settore del vaping. Sul fronte borsistico continuano le cattive notizie per le multinazionali del tabacco e Imperial Brands non fa accezione. In più, l’ingresso dell’americana Altria nella proprietà di Juul Labs ha accelerato la competizione fra i grandi gruppi globali, che ormai vedono nel tabacco il passato e nel vaping il futuro.

Gran BretagnaStudio conferma ruolo decisivo dei negozi specializzati ecig per i fumatori
Un nuovo studio rafforza la convinzione che i negozi specializzati possano rivestire un ruolo fondamentale nel convincere e supportare i fumatori a passare alla sigaretta elettronica. Il lavoro, condotto da un gruppo di ricercatori dello UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies dell’Università di Nottingham e pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, è basato su una serie di approfondite interviste che hanno coinvolto clienti ed esercenti di 41 vape shop nella regione delle Midlands orientali. I risultati dimostrano che i negozi specializzati offrono al cliente la consulenza e il supporto migliore per abbandonare il tabacco e dedicarsi al vaping. Già nel 2018, Emma Ward della University of East Anglia aveva realizzato uno studio che era giunto alle stesse conclusioni. Sigmagazine approfondisce i dati della ricerca di Nottingham, che offre anche diversi spunti sui motivi del successo dell’e-cig come strumento per dire addio al fumo.

Negozi di sigarette elettroniche protagonisti nella lotta contro il fumo

GermaniaCento euro per ogni mozzicone di sigaretta gettato in strada
Gli spazi pubblici non sono spazzatura“. Con questo slogan Heiner Esser, il Ministro dell’ambiente del Land del Nord Reno-Vestfalia (l’equivalente tedesco di un assessore regionale), ha invitato tutti i comuni della regione (che è la più popolosa della Germania) ad adottare una misura drastica: sanzioni di 100 euro per coloro che gettano a terra i mozziconi di sigaretta per strada o alle fermate degli autobus. La lotta contro l’inquinamento provocato dalle “cicche” sta diventando una priorità delle politiche locali in tutto il Paese.

Usa – Come la Fda può dimezzare in 15 anni i profitti di Big Tobacco
I profitti delle multinazionali del tabacco potrebbero essere dimezzati qualora la Food and Drug Administration, l’autorità di controllo statunitense, adottasse una nuova regolamentazione per limitare, nei prossimi 15 anni, il dosaggio di nicotina nelle sigarette. Lo hanno rivelato gli analisti della banca d’affari Morgan Stanley in un recente rapporto.

Gran BretagnaPiano smoke-free entro il 2030 con l’aiuto della sigaretta elettronica
Sradicare completamente il fumo entro il 2030, convincendo tutti i fumatori a smettere o a passare alla sigaretta elettronica. Questo, secondo le indiscrezioni del quotidiano Daily Mail, è l’obiettivo che annuncerà a breve il Ministro della salute britannico Matt Hancock, quando presenterà il Green Paper del governo sulla salute. Tra i tanti piani smoke-free lanciati da vari Paesi negli ultimi tempi, quello britannico appare il più concreto, proprio perché contempla la promozione della sigaretta elettronica, ritenuta dagli esperti medici lo strumento più efficacie per smettere di fumare. Non solo propaganda, dunque, nel prossimo Green Paper, i cui ulteriori contenuti sono svelati dall’approfondimento di Sigmagazine sulle indiscrezioni del Daily Mail.

Gran Bretagna 2030: obiettivo zero fumatori

AustraliaStudio: i rischi del fumo aumentano già con 4 sigarette al giorno
I fumatori corrono un rischio triplicato di morire per infarto e malattie cardiovascolari rispetto ai non fumatori. È quanto stabilito da un recente studio realizzato dai ricercatori dell’Australian National University di Canberra, coordinato da Emily Banks e pubblicato sulla rivista specializzata Bmc Medicine. Per sette anni gli scienziati hanno tenuto sotto osservazione 190 mila fumatori di età superiore ai 45 anni. La ricerca smentisce anche il luogo comune che il fumo di quantitativi limitati di sigarette riduca i rischi per la salute: già 4 sigarette al giorno raddoppiano il rischio di malattie mortali rispetto ai non fumatori. Smettere invece fa sempre bene, specie entro i 45 anni: si possono così ridurre fino al 90% i rischi di incorrere in malattie cardiovascolari. Motivo in più per rafforzare le politiche di abbandono del fumo anche attraverso i nuovi strumenti offerti dall’innovazione tecnologica.

ThailandiaViaggi e vaping, l’incubo di Cécilia Cornu
In tema di ferie estive, è bene tenere a mente che in alcuni Paesi esotici regole molto severe possono consentire alle polizie locali di compiere abusi capaci di trasformare una vacanza in un incubo. Come è accaduto a Cécilia Cornu, la 31enne turista francese arrestata lo scorso febbraio per detenzione di una sigaretta elettronica durante la vacanza in Thailandia, nella famosa località di Phuket. A mesi di distanza, la giovane francese ha ora raccontato il suo inferno in una lunga intervista alla popolare rivista Closer: dal fermo di polizia mentre aveva in mano l’e-cig al tentativo di scusarsi, dalla negoziazione sull’ammenda all’arresto, dal ritiro del passaporto al processo, alla liberazione su cauzione. E altre successive disavventure in un Paese dove “la corruzione è scioccante“. Sigmagazine fa il punto sulla situazione legislativa in Thailandia.

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