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Codice Ateco per sigarette elettroniche, fumata nera dalla Commissione europea

Per il momento non è in agenda. Lo ha detto il commissario Marianne Thyssen risponendo ad una interrogazione presentata dall'italiano Paolo Borchia.

L’Europa al momento non ha intenzione di introdurre il codice Nace (definito Ateco in Italia) sui prodotti liquidi da inalazione e sulle sigarette elettroniche. Lo ha detto il commissario Marianne Thyssen risponendo ad una interrogazione presentata dall’eurodeputato italiano Paolo Borchia. E ha aggiunto che “l’introduzione di una classe Nace specifica per le sigarette elettroniche potrebbe essere presa in considerazione in una futura modifica della Nace Rev. 2, in modo da tenere conto degli sviluppi tecnologici o economici. Il criterio più importante per l’introduzione di una nuova classe Nace è che l’attività economica in questione rappresenti volumi significativi sul mercato“. Ovviamente insoddisfatto della risposta l’onorevole Borchia, che già in fase di interrogazione aveva premesso che “in assenza di tale classificazione, il commercio è attualmente codificato a livello nazionale tramite classificazioni proprie di altri settori commerciali” e così facendo “sarà impossibile soddisfare gli obiettivi definiti nel sopracitato regolamento, tra i quali rientrano la determinazione del reale volume di mercato delle sigarette elettroniche nonché lo sviluppo della competitività delle imprese del settore”.
Occorre ricordare che, secondo quanto riportato nella legge italiana di conversione del Decreto fiscale, l’Istituto nazionale di Statistica, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria del settore sigarette elettroniche maggiormente rappresentative e gli enti preposti, avrebbero dovuto provvedere “entro e non oltre tre mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto ad istituire il codice principale Ateco per il settore delle sigarette elettroniche e liquidi da inalazione e i vari sottocodici”. I tre mesi, ovvero i novanta giorni, sono scaduti lo scorso 19 marzo. Ma senza il codice europeo Nace nulla si può. Occorre dunque attendere le tempistiche – e la volontà – della Commissione europea, così come riferito da Thyssen.

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