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“Fumatori hanno bisogno di aiuto, la sigaretta elettronica glielo può dare”

Così il giornalista Cecchi Paone ai microfoni della Liaf, a margine del corso di formazione e aggiornamento per giornalisti.

Mi occupo della battaglia contro il fumo da 25 anni, per dieci anni sono stato il testimonial ufficiale della Giornata mondiale contro il tabacco. Ho collaborato prima con il professor Ravasi e poi con il professor Veronesi, sia nello nello Ieo che nella Fondazione. In quella sede ho conosciuto la sigaretta elettroniche perché il professore era convinto nei termini della riduzione del danno che in attesa di aiutare i fumatori a smettere era importantissimo diminuire l’apporto di sostanze dannose e cancerogene che sono prodotte come è noto dalla combustione mentre non ci sono nella sigaretta elettronica”. Così il giornalista Alessandro Cecchi Paone ai microfoni di Valeria Nicolosi (Liaf), a margine del corso di formazione e aggiornamento per giornalisti svoltosi mercoledì 13 a Roma. “La comunicazione – ha continuato – antifumo in Italia non è mai cambiata, è sempre la stessa e non riesce a ottenere più di tanto i risultati attesi. Non sto criticando nessuno ma sto dispiacendomi di vedere come ci sia uno zoccolo duro tra i fumatori, circa un terzo, che sono irredimibili. Gli altri invece hanno preso coscienza del problema e dei rischi per la salute ma hanno bisogno di aiuto. Secondo me questo aiuto passa attraverso l’adozione della sigaretta elettronica, secondo i parametri italiani ed europei, perché la riduzione del danno è un primo passo fondamentale verso la possibilità di smettere del tutto”.

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