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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 5 all’11 gennaio

Ha spiazzato un po' tutti la scelta statunitense di vietare i liquidi aromatizzati all'interno delle pod ma non nei sistemi aperti. In questo modo l'amministrazione Trump ha voluto salvaguardare migliaia di posti di lavoro legati all'industria del vaping indipendente.

UsaSiegel (Boston University): salvare i sistemi aperti è una vittoria per la salute pubblica
Una vittoria per la salute pubblica”. Così Michael Siegel, professore alla School of Public Health della Boston University, ha giudicato la decisione della Food and Drug Administration di esentare i dispositivi di svapo che consentono agli utenti di miscelare aromi personalizzati, i cosiddetti sistemi aperti, dai divieti imposti a tutti gli aromi con esclusione di mentolo e tabacco. “Consentendo ai negozi di vaporizzatori di continuare a vendere liquidi aromatizzati per lo svapo, l’agenzia americana impedirà che centinaia di migliaia di ex fumatori siano costretti a tornare al fumo“, ha detto Siegel. Un fenomeno, quello del fumo di ritorno, che i sondaggi dei mesi successivi alla crisi delle malattie polmonari negli Usa avevano già rilevato e che, secondo gli osservatori, era dovuto al modo scandalistico con cui la stampa generalista aveva seguito la vicenda, attribuendo la responsabilità dei casi all’uso della sigaretta elettronica e non ai liquidi illegali e contraffatti acquistati attraverso canali criminali. Ora, è il giudizio di Siegel, questa distinzione chiara dovrebbe restituire sicurezza e tranquillità a chi utilizza i vaporizzatori come metodo per ridurre o abolire completamente i danni del fumo di tabacco.

UsaPresidente Ctfk: i giovani non tutelati dalle decisioni di Fda
Giudizio negativo sulla decisione della Fda, in particolare con riguardo al tema del vaping giovanile, è stato invece espresso da Matthew L. Myers, presidente del Ctfk. Campaign for Tobacco-Free Kids. “Lasciare disponibili sul mercato i liquidi al mentolo per sigarette elettroniche non aiuterà ad arrestare l’epidemia della diffusione del vaping fra i giovani”, ha detto commentando le nuove normative emanate dall’agenzia Usa e ricalcando la teoria dell’epidemia dell’ex presidente della Fda Scott Gottlieb.

Gran BretagnaLe major del tabacco (e del vaping) soddisfatte per le norme di Fda
Sono fra le grandi multinazionali del tabacco ma hanno da tempo compiuto passi più o meno decisi sul terreno del vaping e dunque una loro reazione alle norme varate dalla Fda americana era attesa. Parliamo di British American Tobacco (Bat) e Imperial Brands, che hanno salutato con soddisfazione la decisione annunciata dall’agenzia Usa di vietare tutti gli aromi di sigarette elettroniche tranne mentolo e tabacco, senza tuttavia estendere le restrizioni ai sistemi aperti. La nuova regolamentazione è la risposta dell’amministrazione Usa ai casi di malattie polmonari. “Dopo un lungo periodo di rotture e incertezze, questa nuova regolamentazione è un passo benvenuto verso il ritorno della stabilità del mercato del vaping”, ha scritto in una nota Bat. Le nuove linee guida della Fda, secondo la multinazionale, consentiranno inoltre ai produttori di tabacco di riportare alcuni degli aromi vietati, se le loro applicazioni di marketing passeranno una revisione sostanziale da parte della Fda. Soddisfazione anche da parte di Imperial Brands. Le azioni dei due colossi del tabacco hanno subito un deciso rialzo nelle quotazioni di borsa della settimana.

UsaOrganizzazioni filo-farmaceutiche contro i sostenitori della riduzione del danno
Si apre il fronte del confronto fra organizzazioni sanitarie filo-farmaceutiche e medici sostenitori della ricerca sulla riduzione del danno. Al centro, il lavoro di ricerca avallato nel 2013 da Public Health England, quella pietra miliare che sostiene che la sigaretta elettronica abbatte del 95% i rischi connessi all’inalazione di fumo da tabacco . Obiettivo di un articolo di Thomas Eissenberg, psicologo dell’Università della Virginia, pubblicato sull’American Journal of Public Health, è sostenere che le ricerche del 2013 non siano più attuali, in quanto basate su dispositivi elettronici che nel frattempo si sono molto trasformati, e che andrebbero aggiornate anche tenendo conto delle maggiori capacità di potenza delle ecig attuali. L’articolo riprende poi alcuni recenti studi critici verso il vaping che sono tuttavia già stati contestati da esperti autorevoli (esperimenti sui topi di laboratorio, teoria dell’effetto Gateway) e conclude che “le stime future del danno delle sigarette elettroniche dovrebbero essere basate sulle prove ora disponibili e riviste di conseguenza man mano che si accumulano ulteriori prove”. Sigmagazine ha dedicato al tema una lunga analisi, approfondendo le tesi espresse dalla rivista americana, criticandole ed evidenziando dai curricula degli autori alcuni conflitti d’interesse con il mondo dell’industria farmaceutica.

L’industria farmaceutica serra le file contro la sigaretta elettronica

 

Nuova ZelandaStudio: combinazione di prodotti reduced-harm può aiutare in terapie antifumo
Una combinazione di prodotti per la riduzione del danno a base di nicotina potrebbe costituire un piccolo, ulteriore aiuto agli sforzi dei fumatori per abbandonare il tabacco. Lo sostiene un nuovo studio realizzato da un team di ricercatori del National Institute for Health Innovation dell’Università di Auckland. I ricercatori neozelandesi hanno scoperto che l’utilizzo in combinazione di cerotti alla nicotina e di una sigaretta elettronica con liquidi alla nicotina può incentivare leggermente la cessazione del fumo di sigaretta da parte di un fumatore, senza il rischio di seri danni a breve termine.

GermaniaSpiegel: la disinformazione sul vaping che si ritorce contro la salute pubblica
Non è la prima volta che il settimanale Der Spiegel si stacca dal coro conformista dell’informazione superficiale (quando non della disinformazione) sul vaping. Lo ha fatto anche nel primo numero del nuovo anno con un articolo a firma di Manfred Dworschak che ricostruisce la dinamica dei casi di malattie polmonari negli Usa. L’autore denuncia che la stampa americana (e quella internazionale a rimorchio) sia colpevole del disastro economico e di immagine capitato al vaping, accusato di essere responsabile delle morti negli Usa: colpa della nostra ossessione per le cattive notizie, scrive l’autore. E quando le autorità hanno accertato che non l’ecig ma liquidi illegali contraffatti erano responsabili delle malattie e dei decessi, il danno era ormai fatto e nessuna rettifica (quando pure vi sia stata) è riuscita a correggere la percezione dell’opinione pubblica. Eppure sarebbe molto facile, conclude lo Spiegel: “Al momento, per quanto è dato sapere, nessuna persona è morta per lo svapo di liquidi acquistati nei negozi specializzati ufficiali. Al contrario, anche nel 2020 circa 8 milioni di persone moriranno in conseguenza della dipendenza dal tabacco. Come ogni anno”.

UsaBiebert mette a disposizione la visione gratuita di A Billion Lives’ in molti paesi
A Billion Lives’ è stato uno dei film indipendenti che ha raccontato con coraggio e determinazione la storia del vaping, smascherando le campagne denigratorie portate avanti nel corso degli anni da organizzazioni e gruppi di interesse ostili al suo sviluppo. Anche per questo il film ha ottenuto premi e riconoscimenti, nonostante una circolazione limitata da budget ristretti. Dopo un breve tour in un numero selezionato di cinema, la sua visione è stata possibile solo acquistando o affittando gli appositi Dvd. Ma la recente campagna di disinformazione seguita ai casi di malattie polmonari negli Usa ha indignato il direttore e produttore esecutivo del film, Aaron Biebert. “Il 2019 ha visto il collasso totale dei resoconti giornalistici basati sulla verità”, ha detto Biebert riferendosi agli articoli della stampa americana e internazionale sul vaping, “e ora la situazione è fuori controllo, le restrizioni sono sempre maggiori in tutto il mondo e agli ex fumatori non resta che tornare a fumare sigarette”. Per contrastare il proibizionismo montante, Biebert ha deciso di rendere disponibile gratuitamente la visione del suo film al più largo numero di cittadini possibili. Sono diverse le piattaforme che offrono la visione gratuita di A Billion Lives’, la maggior parte fuori dall’Europa. Tra queste anche Amazon Prime, che lo ha inserito in catalogo in molti paesi anche europei (ma non in Italia).

Gran BretagnaTagli al budget, Public Health England cancella dal 2021 campagna antifumo
Public Health England (Phe) ha deciso di abbandonare la campagna antifumo che si tiene tradizionalmente in ogni mese di gennaio a partire dal prossimo anno. L’edizione del 2020 è comunque salva. La decisione è contenuta in una risoluzione resa nota all’inizio di quest’anno e rientra nel quadro di riduzione del 24% del budget per la salute pubblica deciso dal governo, ma è anche conseguenza della riduzione dei finanziamenti ai servizi per smettere di fumare già avvenuta lo scorso anno. La decisione è stata definita “insensata” da organizzazioni e operatori antifumo, preoccupati per il destino dei fumatori britannici.

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