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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 7 al 13 aprile

Pesanti critiche al governo spagnolo per la nuova legge antifumo che penalizza anche la sigaretta elettronica. Intanto pesanti restrizioni anche in Canada e nei paesi ex sovietici.

SpagnaIl piano anti-tabacco del governo equipara fumo e vapore, critiche dalla comunità scientifica
Ci sono restrizioni anche per le sigarette elettroniche nel Plan Integral de Prevención del Tabaquismo 2024-27, il piano contro il fumo approvato dalla ministra della salute spagnola Mónica García. Oltre alla previsione di una tassa specifica sulle sigarette elettroniche e l’estensione del divieto di svapo (e di fumo) a locali e ristoranti all’aperto, il piano contiene l’equiparazione per legge di pubblicità, promozione e sponsorizzazione di prodotti affini e di nuovi prodotti a quella esistente per i prodotti del tabacco e promuove il divieto di additivi che conferiscano aromi particolari al tabacco e ai prodotti correlati. In pratica il divieto di gusti anche nei liquidi per il vaping. Critiche al progetto della ministra sono arrivate prontamente da quella parte della comunità scientifica che promuove politiche di riduzione del danno. Maggiori dettagli su proposta del governo e critiche degli oppositori nell’approfondimento di Sigmagazine.

Spagna, nel piano antifumo limitazioni per la sigaretta elettronica

 

CanadaMinistero della Sanità rilancia il divieto degli aromi, critiche dall’industria del vaping
Il Canada è pronto ad emanare un divieto sugli aromi in vigore da tre anni. I regolamenti in materia, infatti, sono stati pubblicati per la prima volta nel giugno 2021 sulla Canada Gazette, ma non sono mai entrati in vigore. Ora, tuttavia, il ministro della Sanità Mark Holland ha rafforzato il divieto, giustificandole con la necessità di difendere le fasce giovanili da quello che ha definito il subdolo tentativo dell’industria del tabacco di “creare dipendenza per un intero nuovo gruppo di giovani che non erano esposti alla nicotina”. Le nuove disposizioni fornirebbero ai produttori un elenco di meno di 100 ingredienti aromatizzanti consentiti che possono essere utilizzati solo per creare liquidi ai gusti di tabacco, menta e mentolo. I dolcificanti di qualsiasi tipo sarebbero invece vietati. I regolamenti prescriveranno inoltre standard sugli attributi sensoriali per prevenire una percezione sensoriale diversa da quella tipica del tabacco, della menta o del mentolo. Critiche sono arrivate dall’industria del vaping. “Come presentata, la proposta del ministro Holland non raggiungerà gli obiettivi desiderati di salute pubblica e potrebbe, al contrario, danneggiare gravemente un numero significativo di ex fumatori adulti canadesi”, ha denunciato in un comunicato stampa la Vaping Industry Trade Association (Vita).

BrasileRapporto Smoke Free Sweden, il modello svedese di riduzione del danno migliorerebbe le politiche anti-fumo brasiliane
Non è la prima volta che gli attivisti svedesi favorevoli alle politiche di riduzione del danno volgono lo sguardo oltre i propri confini. Questa volta è il caso del Brasile. Secondo un nuovo rapporto presentato a Brasilia da Smoke Free Sweden, il Brasile potrebbe prevenire quasi 1,4 milioni di morti premature – equivalenti all’intera popolazione di Porto Alegre – implementando la strategia svedese di riduzione del danno da tabacco. Con un tasso di fumatori del 13,4%, il Paese sudamericano si colloca ben al di sopra della soglia ufficiale del 5% stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per essere classificato come Paese senza fumo. Ogni mese quasi 16.000 brasiliani muoiono o per malattie conseguenti al fumo, che sarebbero dunque prevenibili con adeguate strategie sanitarie. Come quelle adottate in Svezia, sostiene il rapporto, che deve il suo successo all’approccio misurato nel ridurre i danni associati al fumo attraverso l’uso di prodotti alternativi a rischio ridotto come lo svapo e le buste di nicotina. “I politici brasiliani devono riconoscere il ruolo fondamentale dei prodotti per la riduzione dei danni del tabacco, che sono già utilizzati da 150 milioni di persone in tutto il mondo, nell’affrontare questa crisi urgente”, scrive Derek Yach, fondatore di Smoke Free World e autore principale del rapporto con un passato tra industria del tabacco e Oms. Gli dà manforte il coautore Delon Human, leader del movimento Smoke Free Sweden: “Il controllo del tabacco da solo non è sufficiente quando si tratta di combattere gli alti livelli di fumo”, ha affermato Human, “ma deve essere integrato da una serie completa di misure di riduzione del danno, quali l’accessibilità, l’accettabilità e la convenienza di alternative meno dannose come lo svapo e le buste di nicotina”.

Corea del Sud Da dicembre aggiornamento per gli avvisi grafici su sigarette elettroniche e tradizionali
Dal prossimo 23 dicembre verranno aggiornati gli avvisi grafici sui rischi alla salute sia sui pacchetti delle sigarette a combustione che sulle scatole dei dispositivi elettronici. Per le sigarette elettroniche le novità sono contenute: i soggetti delle immagini di avvertenza passeranno da uno a due, ma le frasi che le corredano rimarranno le stesse. Più incisivi gli aggiornamenti per quel che riguarda i pacchetti di sigarette tradizionali: le nuove avvertenze sostituiscono due tipi di immagini sugli attuali 10 che compaiono sui pacchetti, ma aumenta la proporzione della foto che illustra la malattia raffigurata e sarà più incisivo il messaggio di testo. Nel complesso si tratta della quinta serie di avvertenze sanitarie da quando tale sistema è stato introdotto in Corea del Sud.

RussiaDirettore Russian Tabak critica la legge che vuol mettere al bando le sigarette elettroniche
Una dura critica al disegno di legge che intende vietare le sigarette elettroniche in tutta la Russia arriva da Maxim Korolev, direttore della rivista Russian Tabak. Korolev ritiene che il divieto totale delle sigarette elettroniche in Russia sia una misura eccessivamente aggressiva che porterà a una crescita esponenziale del mercato nero, già oggi molto consistente in Russia data la debole regolamentazione che sovraintende il settore del vaping. I rappresentanti di quattro forze politiche rappresentate alla Duma, il parlamento russo, (Partito liberal-democratico, Partito comunista russo, Una Russia giusta per la verità e Popolo nuovo) hanno redatto un disegno di legge per vietare la vendita di nicotina e prodotti a base di nicotina. Il divieto priverebbe dai 30 ai 40 milioni di russi della possibilità di accedere alla nicotina utilizzando strumenti che non rilasciano agenti cancerogeni, sostiene il direttore di Russian Tabak, che poi conclude l’intervista con un appello ai legislatori: esiste un termine, nanny State, (Stato balia, ndr.), che viene utilizzato per indicare uno Stato che impone tutto ciò che le persone dovrebbero fare o non fare, ritenendo che gli adulti non possano prendersi cura di se stessi; è invece giunto il tempo di dare alle persone l’opportunità di scegliere altre opzioni, invece di limitarsi a vietare tutto senza discriminazioni.

KirghizistanIl parlamento discute su divieti e restrizioni per i vaper
Il parlamento del Kirghizistan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, sta discutendo in queste settimane una serie di emendamenti al codice penale, presentati lo scorso febbraio, che riguardano principalmente il fumo, ma coinvolgono anche il settore del vaping. Proposti dal deputato Shairbek Tashiev, tra questi emendamenti vi è il non meglio specificato divieto di importazione di sigarette elettroniche contenenti liquidi elettronici speciali, con sanzioni che vanno da multe tra 1.683 e 2.244 dollari Usa fino a uno o due anni di reclusione e il divieto di svapo in aree non designate, con multe oscillanti tra 448 e 673 dollari.

RussiaRafforzate le misure di controllo sui prodotti contenenti tabacco e nicotina
È stato rinforzato in Russia il controllo statale sulla produzione e la circolazione dei prodotti contenenti tabacco e nicotina. Lo riferisce il sito Mail.ru. Il Servizio federale per il controllo dei mercati di alcol e tabacco (Rosalkogoltabakcontrol) ha ricevuto l’incarico di controllare la produzione e la circolazione del tabacco, reprimendo la produzione illegale e il traffico di prodotti e monitorando il rispetto delle licenze e dei requisiti obbligatori durante la produzione, l’acquisto e il trasporto. Le attività di controllo comprendono ispezioni in loco, acquisti di prova e visite ispettive. A partire dallo scorso 1° marzo, infatti, i produttori hanno l’obbligo di essere in possesso di una licenza per produrre tabacco. Un registro elettronico di queste licenze era entrato in vigore il 1° settembre 2023.

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