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Sigarette elettroniche, il tabaccologo: “Utile piano B per abbattere rischi del fumo”

Martial Bodo (Istituto Bordet): "Rimedio non inutile per chi non riesce ad abbandonare la dipendenza da nicotina"

In Belgio, nel programma del governo di Alexander De Croo figurava il progetto di aumentare per tre anni le accise sul pacchetto di sigarette. Ed infatti da gennaio il pacchetto da 20 sigarette costerà 7,50 euro invece degli attuali  6,80 euro. Ed ecco allora che, in soccorso dei fumatori che vorrebbero diminuire il consumo di tabacco o smettere definitivamente, scendono in campo i medici e gli psicoterapeuti. Martial Bodo è un tabaccologo dell’Istituto Jules Bordet, impegnato da anni nella lotta contro il fumo: per lui lo svapo è un “piano B” a cui i fumatori dovrebbero ricorrere nel caso in cui non riuscissero a smettere con la forza di volontà: “Sono uno specialista del tabacco – dice Bodo –  ma anche uno psicologo comportamentale. Se dal punto di vista comportamentale sia la sigaretta tradizionale che elettronica rappresentano due disordini, dal punto di vista della salute sono ben diverse. Quando si parla di sigarette elettroniche, infatti, abbiamo notevoli differenze rispetto all’inalazione di fumo e agenti cancerogeni, sia per quanto riguarda i polmoni che la salute in generale. Abbandonare la dipendenza sarebbe la strada migliore ma chi non riesce, o chi vuole diminuirla, è meglio adottare il  minor rischio e la sigaretta elettronica rappresenta un piano B non inutile”.

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