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“La sigaretta elettronica è una grande opportunità, non bisogna più aspettare”

Dal Regno Unito le maggiori pressioni affinché le istituzioni sanitarie internazionali riconoscano ufficialmente l'ecig uno strumento a rischio ridotto.

Negli ultimi anni le sigarette elettroniche si stanno rivelando una vera alternativa utile per smettere di fumare, tanto che il tema del prossimo World No Tobacco Day che si svolgerà il 31 maggio avrà come tema “Impegnati a smettere” e tratterà il vaping sotto molti aspetti, sia sanitari che fiscali. Tra le certezze ormai consolidate dalla scienza vi è la minor tossicità dell’e-cig rispetto al tabacco tradizionale. Tuttavia, una parte dell’opinione pubblica ritiene ancora erroneamente che lo svapo sia uguale o più dannoso del tabacco. L’errata convinzione è frutto di anni di disinformazione. Per questo adesso le autorità scientifiche e sanitarie, soprattutto britanniche e francesi, stanno adoperandosi per recuperare la credibilità perduta dalla sigaretta elettronica, spesso frutto di manipolazioni o false argomentazioni.

L’organizzazione Yorkshire Cancer Research ha realizzato il documentario “Vaping demystified” che affronta i concetti principali dal punto di vista di vari professionisti dell’industria e della sanità pubblica. Ognuno di essi, dal proprio punto di vista, spiega perché la sigaretta elettronica è attualmente il miglior metodo per smettere di fumare.
Martin Dockrell, capo del dipartimento Tobacco Control presso la Public Health England, sottolinea in maniera un po’ sarcastica che “l’opinione pubblica che sino ad oggi si è espressa contro lo svapo potrebbe rimanere delusa dagli ultimi studi di Phe, che mostrano inequivocabili risultati positivi su questo tema“. In effetti, Public Health England è la struttura che, prima al mondo, ha dimostrato che i vapori della sigaretta elettronica contengono almeno il 95 per cento in meno di sostanze tossiche rispetto al fumo tradizionale. Ecco perché, continua ancora Docrell, “cambiare un’abitudine con un’altra può migliorare sostanzialmente la salute dei fumatori”.
Anche Kathryn Scott, direttrice esecutiva dello Yorkshire Cancer Research, ha parole d’elogio nei confronti della sigaretta elettronica: “Se non incoraggiamo la popolazione a smettere di fumare attraverso la sigaretta elettronica stiamo perdendo una grande opportunità. Non bisogna più aspettare: il momento è adesso”. Nel rapporto viene evidenziata una frase di Sharon Cox, ricercatrice presso l’University College di Londra: “Uno dei principali miti sullo svapo è che non sappiamo nulla a riguardo: cosa contiene o quali effetti può avere sulla salute. Ma la realtà è ben diversa: oggi, la sigaretta elettronica si presenta come uno dei prodotti studiati nella maniera più approfondita di qualsiasi altro”. Bisogna sempre ricordare che la sigaretta elettronica è uno strumento di somministrazione di nicotina rivolta ai fumatori adulti che vogliono abbandonare il consumo di tabacco tradizionale. E infatti lo pneumologo Matthew Callister del Leeds Teaching Hospitals NHS Trust, aggiunge che “le persone che non fumano non dovrebbero iniziare a svapare, soprattutto i più giovani“.
Nel Regno Unito ci sono circa 3,2 milioni di vapers: tra questi ben due milioni si definiscono ex fumatori, cioè che sono riusciti ad abbandonare definitivamente la sigaretta tradizionale. L’obiettivo dichiarato è far aumentare sia il numero di utilizzatori totali di e-cig, sia il numero di vaper esclusivi.

 

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