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Catherine Deneuve torna in pubblico: “Dopo l’infarto solo sigaretta elettronica”

Intervistata dal quotidiano Le Parisien, la celebre attrice ha raccontato il recupero e la riabilitazione dopo l'attacco cardiaco avuto a fine 2019.

A novembre del 2019 ha avuto un attacco cardiaco durante le riprese di un film. I medici dissero che l’episodio era dovuto anche al gran numero di sigarette fumate. Dopo circa un anno e mezzo Catherine Deneuve torna ad apparire pubblicamente avendo superato brillantemente il problema di salute. Ma con una novità, come lei stessa ammette. “Ho smesso completamente di fumare. Adesso uso la sigaretta elettronica“. E infatti il giornalista di Le Parisien che l’ha intervistata in previsione del Festival di Cannes sottolinea che si tratta di una e-cig “molto charmante e grossa di colore rosso acceso“. Deneuve era infatti una fumatrice accanita: rare le occasioni in cui veniva immortalata senza una sigaretta accesa in mano (come dimostrano le foto a lato, ndr).
La testimonianza della celebre attrice francese è molto importante. Non perché può essere vista come testimonial indiretta del vaping, ma perchè è la prova vivente che dopo un infarto, e tutte le cure che ne conseguono, i medici le hanno dato il via libera all’utilizzo della sigaretta elettronica. Un prodotto che sprigiona vapore aromatizzato e non contiene alcuna tossicità derivante dalla combustione.
D’altronde la Francia già da tempo sta cavalcando la teoria della riduzione del danno attraverso gli strumenti elettronici. Si avvicina sempre di più alle politiche sanitarie britanniche e, a seguito della Brexit, si propone come capofila della nuova visione di prevenzione antifumo. Non solo l’attuale ministro della salute è uno svapatore, ma anche la Lega contro il Cancro ha più volte sostenuto l’importanza della sigaretta elettronica come metodo per smettere di fumare. E dall’Istituto Pasteur di Lille è arrivata probabilmente l’analisi più importante degli ultimi anni: ha confrontanto i danni del tabacco, dei riscaldatori e della sigaretta elettronica concludendo che quest’ultima ha un impatto sulla salute di uno a 100 rispetto alle sigarette tradizionali.
Dopo il Regno Unito, anche la Francia quindi è convinta delle potenzialità degli strumenti di riduzione del danno da fumo. En attendant l’Italie.

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