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Gran Bretagna – Commissione lotta al fumo: le ecig funzionano, usiamole per ridurre il danno
Gli sforzi globali per porre fine al fumo segnano il passo e richiedono una drastica revisione delle politiche a tal scopo finalizzate, per evitare che un miliardo di persone muoia in questo secolo per le conseguenze legate all’uso di tabacco. È l’allarme lanciato da un nuovo rapporto, firmato da cinque importanti esperti, membri della International Commission to Reignite the Fight Against Smoking, la Commissione internazionale per rilanciare la lotta al fumo. Il rapporto consiste in diciannove raccomandazioni, una delle quali balza subito agli occhi: allargare in maniera sostanziale l’accesso ai prodotti di riduzione del danno da tabacco, che dimostrano la loro efficacia specie nei confronti dei fumatori più incalliti e che possono apportare enormi benefici nei paesi meno ricchi, nei quali i redditi medi sono medio-bassi. Su Sigmagazine l’approfondimento del rapporto di questa nuova Commissione internazionale.
Una nuova commissione internazionale segna il punto per la sigaretta elettronica
Gran Bretagna – Appello di Nna: i vaper si mobilitino in vista della Cop9
New Nicotine Alliance UK (Nna UK) si rivolge a tutti i consumatori di prodotti di riduzione del danno da tabacco britannici in vista della nona Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità. Obiettivo: contattare i propri parlamentari affinché sollecitino la neo ministra della salute Maggie Throup a chiedere il rinvio della discussione sostanziale sui prodotti con nicotina alla Cop10. Non solo: la ministra dovrebbe incaricare la delegazione del Regno Unito di proporre l’istituzione di un gruppo di lavoro per la riduzione del danno da tabacco sempre per la Cop10. “La delegazione del Regno Unito deve garantire che la discussione non abbiano luogo quest’anno”, sostiene Nna UK, “le persone più importanti in tutto questo processo, nonostante i grandi sforzi per escluderci, siamo noi, il pubblico – conclude Nna UK – dobbiamo far sentire la nostra voce”.
Sigarette elettroniche, vaper chiamati all’azione in vista della Cop9 dell’Oms
Usa – Los Angeles e San José verso il divieto dei liquidi aromatizzati
Due grandi città californiane, Los Angeles e San José, dovrebbero nelle prossime settimane introdurre il divieto di vendita di liquidi aromatizzati per sigarette elettroniche. Lo riposta il sito Reason.com. La motivazione è ormai sempre la stessa, pur se non supportata da ricerche empiriche: secondo i sostenitori della proposta, bandire gli aromi alla frutta o alle caramelle significa salvaguardare i bambini e impedire che con il tempo, attraverso l’ecig, diventino dipendenti dalla nicotina. Le due ipotesi non trovano però riscontro nella realtà: il vaping giovanile è un fenomeno prettamente statunitense e legato alle particolari normative Usa e la cosiddetta teoria gateway (l’ecig come porta di ingresso verso il fumo) è stato smentito dalle più recenti indagini scientifiche.
Gran Bretagna – The Vape Bus is coming home: la tappa londinese
Finalmente a casa, si potrebbe dire. Il Vape Bus della World Vapers’ Alliance ha raggiunto Londra, la tappa più attesa del lungo tour europeo per promuovere le politiche di riduzione del danno e l’utilizzo degli strumenti alternativi al fumo. Il Regno Unito è il paese all’avanguardia di tali politiche e dunque in questa occasione, oltre a giocare in casa, non c’era poi tanta gente da convincere, né fra i consumatori né fra la classe politica. Ma la tappa era quella giusta per un elogio alle politiche britanniche e un appello all’Oms e agli altri governi mondiali: “Per riuscire a combattere il fumo, abbiamo bisogno che i governi di tutto il mondo e l’Organizzazione mondiale di sanità siano coraggiosi e seguano l’esempio del Regno Unito, approvino nuovi approcci e siano aperti all’innovazione nella riduzione del danno”, ha detto il direttore di WVA Michael Landl.
Il Vape Bus a Londra: “Il Regno Unito difenda i vaper di tutto il mondo”
Gran Bretagna – Associazioni pro-vaping si appellano a Johnson: si attivi contro l’Oms sul Cop9
E non potevano mancare le associazioni pro-vaping britanniche all’occasione fornita dalla tappa londinese del tour europeo del Vape Bus della World Vapers’ Alliance. Erano presenti tutte le organizzazioni che contano, espressione di un paese che ha scelto con convinzione di puntare sulle politiche di riduzione del danno e, dunque, sulla sigaretta elettronica come metodo per smettere di fumare. L’appello specifico delle associazioni di casa è stato per il premier Boris Johnson: “Abbiamo bisogno che il premier si renda conto della chiara e pesante minaccia posta dall’Organizzazione mondiale della sanità contro i diritti dei vaper”, ha detto Mark Oates in rappresentanza del gruppo We Vape, avanzando l’auspicio che il Regno Unito si opponga con una sua delegazione alle manovre anti-vaping dell’Oms in occasione della prossima Conferenza delle parti (Cop9).
Usa – La campagna anti-vaping che scandalizza anche pazienti depressivi e operatori
Bufera sull’organizzazione americana per il controllo del tabacco Truth Initiative, che ha lanciato una campagna contro la sigaretta elettronica. A essere infuriati non sono però solo i vaper, perché l’associazione ha avuto l’idea di aprire sui social media i profili di una azienda del vaping fittizia, chiamata DepressionStick. Il nome dice tutto. I link rimandano a una pagina del sito di Truth Initiative dove si scopre il trucco: in vendita quattro gusti dai nomi “depressivi” con lo slogan “Perché essere felice quando puoi essere triste?”. La tesi di fondo, naturalmente fuori da ogni evidenza scientifica: la nicotina causa ansia e depressione e che dunque l’uso della sigaretta elettronica favorisce questi stati. Critiche sono arrivate non solo dal mondo del vaping ma anche da quello dei malati depressivi e dagli operatori che combattono contro questa malattia. Ma la campagna prosegue, indisturbata. Sigmagazine ha dedicato alla vicenda un lungo approfondimento.
Ancora menzogne in una campagna shock contro sigaretta elettronica
Asia – CAPHRA, firmata dichiarazione di sostegno alle strategie di riduzione del danno
Settembre mese del rilancio per il sostegno alle strategie di riduzione del danno in Asia. Risale agli inizi del mese la firma di una dichiarazione da parte degli undici membri dell’alleanza CAPHRA per la promozione degli strumenti “tobacco harm reduction” nella regione dell’Asia-Pacifico, quella in cui tale associazione opera. La firma è avvenuta in occasione della tredicesima Conferenza Asia-pacifico sul tabacco e sulla salute organizzata da Bangkok ancora in forma virtuale per le restrizioni legate alla pandemia.
Emirati Arabi Uniti – Con il World Vape Show è partita la stagione fieristica del dopo-Covid
Un evento che ha fatto storia. Si è tenuto a Dubai in settimana, dal 19 al 23 settembre, il World Vape Show, forse il primo grande appuntamento fieristico del vaping post-Covid. La pandemia non è certo finita, ma il progredire della campagna vaccinale sta rendendo in alcuni paesi possibile la ripresa delle grandi manifestazioni, seppure ancora gestite con le precauzioni sanitarie del caso. Così Dubai ha riaperto i battenti e la notizia merita un capitoletto su Svapoworld. L’appuntamento in Medio Oriente, oltre a rappresentare un segnale di fiducia e speranza per l’intero settore molto colpito dalle conseguenze del Covid, segnala anche la sempre maggiore rilevanza di un mercato emergente come quello degli Emirati Arabi Uniti, che possono contare su una vetrina di valore internazionale come quella della sua capitale Dubai.