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Ci fa perdere la calma anche l’eccesso di calma altrui

La frase di Gervaso rispecchia quanto accaduto nel comparto del vaping dove una imposta è stata introdotta con sei anni di ritardo e lo Stato chiede ora gli arretrati. Anche di questo si parla nel nuovo numero della rivista cartacea Sigmagazine.

Ci fa perdere la calma anche l’eccesso di calma altrui”. Cosa meglio dell’aforisma di Roberto Gervaso potrebbe descrivere l’ennesima situazione paradossale in cui nelle ultime settimane si è ritrovato il comparto della sigaretta elettronica?
La vicenda è presto detta: la Direttiva europea sui tabacchi prevede, tra le altre cose, che chi voglia commercializzare un prodotto in un Paese debba comunicarlo al competente Ministero della salute. Ma prevede anche che le aziende debbano pagare una tariffa, variabile di nazione in nazione, a coperture delle spese di gestione amministrativa. Il problema è proprio questo: colpiti da una insolita flemma, i legislatori italiani hanno atteso più di sei anni prima di decidere a quanto assommassero i costi di notifica. In gran segreto e senza confronto è stata redatta la tabella e il ministro Speranza l’ha resa operativa con un apposito decreto. Della questione tecnica parlerà più approfonditamente un articolo dell’avvocato Alberto Gava. A noi interessa soffermarci sul tempismo, sulla mancanza di cura e di rispetto nei confronti del cittadino. Perché, al di là dell’interesse commerciale e delle attività imprenditoriali, ancora una volta siamo di fronte ad un atteggiamento sciatto e inopportuno della burocrazia. E lo Stato cosa fa? Anziché recitare il mea culpa per l’ingiustificato ritardo, chiede agli operatori di pagare in maniera retroattiva decine di migliaia di euro per tutti i prodotti sino ad oggi notificati. Però, visto che probabilmente sa di essere in errore, applica uno sconto del 66 per cento rispetto alla tariffa piena che dovrà essere pagata per i nuovi prodotti. Ma l’offerta è valida solo per sessanta giorni, altrimenti scatta il prelievo coatto da parte dell’agenzia delle Entrate. Altro che perdere la calma…
Intanto anche quest’anno si è tenuto il consueto No Tobacco Day. Anche di questo parliamo all’interno del nuovo numero della rivista, dando ampia evidenza alla sessione di lavori che si sono tenuti all’Università di Catania, magistralmente diretti dal professor Riccardo Polosa. Decine di personalità della medicina e della ricerca si sono confrontate sugli strumenti di riduzione del danno. E tra queste anche i rappresentanti della filiera del vaping, per la prima volta entrati a testa alta e da protagonista in una sede di dibattito scientifico che ha messo al centro le potenzialità della sigaretta elettronica come ausilio per far smettere di fumare. Un utile approfondimento normativo sulle nuove possibilità di soluzione delle crisi aziendali è invece affidato alla competenza dell’avvocato Iacopo Annese.
Uno spazio, infine, è dedicato al Vapitaly che, dopo quasi tre anni di chiusura forzata, è tornato ad accogliere a Verona migliaia di appassionati e stakeholder durante la tre giorni fieristica. Tutti segnali di un settore, quello della sigaretta elettronica, che non si è mai fermato e mai si fermerà. Nonostante tutto.
In attesa di ricevere la copia attraverso i distributori Ribilio, Vaporart, Vapita, Smo-king e Aer, gli operatori di settore possono sfogliare o scaricare il Pdf collegandosi nell’apposita sezione del sito. Chi non avesse chiesto ancora le credenziali di accesso potrà farlo compilando l’apposito form, tutti gli altri possono entrare con password e username già ricevuto e utilizzato.

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