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Associazioni unite per la sigaretta elettronica: obiettivo 100mila firme

Le quattro principali sigle della filiera della sigaretta elettronica promuovono una petizione che porterà alla pubblicazione di un Libro bianco da consegnare alle istituzioni. Succede in Francia.

Produttori, rivenditori e consumatori di sigarette elettroniche si uniscono per diffondere quanto più possibile la voce della riduzione del danno da fumo. Non succede in Italia ma in Francia dove le associazioni di categoria Aiduce, Sovape, La vape du coeur e Fivape hanno dato il via a una importante iniziativa di collaborazione. Si chiama “Merci la vape” è intende rispondere ai quattro grandi argomenti preferiti dai detrattori della sigaretta elettronica: contrastare il divieto degli aromi e la tassazione dei liquidi, denunciare la disinformazione e far cessare la denigrazione istituzionale, soprattutto da parte delle organizzazioni sanitarie.
Per fare questo sono stati scelti diversi mezzi di azione. Una petizione, prima di tutto, che si è posta l’obiettivo di raccogliere centomila firme (nel momento in cui scriviamo ne sono già state raccolte poco più di 13mila, ndr). Un’indagine, poi, che si concentrerà sull’esperienza di vaper che sono riusciti a liberarsi dal tabacco grazie al vaporizzatore personale. La petizione si concluderà il 31 dicembre mentre il sondaggio sulle abitudini e i consumi si chiuderà il 30 settembre e porterà alla redazione di un libro bianco sul vaping che sarà consegnato ai parlamentari, ai membri del governo, ai decisori e a tutte le agenzie regionali e nazionali interessate agli argomenti di salute pubblica, finanza e sicurezza.

I componenti dell’intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica con la petizione “Vapore non è fumo” promossa dal nostro giornale.

La campagna sarà diffusa attraverso i social network, i media di settore e i negozi specializzati in sigarette elettroniche che avranno in dotazione kit informativi da distribuire ai clienti. Nel 2016 il nostro giornale promosse una iniziativa simile: con lo slogan “Vapore non è fumo” furono raccolte in dieci giorni circa 4000 firme che diedero vita a una pubblicazione che venne consegnata all’allora esistente intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica.
Per contribuire alla causa francese è sufficiente firmare la petizione sul sito ufficiale di Merci la vape.

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