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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 25 giugno al 1° luglio

Mentre i medici tedeschi spingono affinché il governo riconosca la riduzione del danno, lo Yorkshire Cancer Research chiede che in Gran Bretagna non vengano vietate le sigarette elettroniche usa e getta.

Gran BretagnaDallo Yorkshire Cancer Research appello a non vietare le e-cig monouso: utili alle fasce più deboli
Ci vuole prudenza nel legiferare misure nei confronti del vaping, per questo osserviamo con preoccupazione le proposte di vietare i dispositivi monouso, seguite alla crescita dell’uso fra i minori e i problemi causati dallo smaltimento dei rifiuti. È quanto affermano gli esperti dello Yorkshire Cancer Research, intervenendo nel dibattito in corso anche in Gran Bretagna sul futuro dei dispositivi monouso. I ricercatori basano il loro monito anche sui risultati di un progetto finanziato dal loro istituto nel distretto di Kirkless di distribuzione gratuita delle e-cig ai fumatori. Nel corso di questa esperienza è stato rilevato che lo svapo aumentava del 30% le potenzialità dei fumatori di abbandonare il tabacco. Per questo, pur rilevando che la questione dello svapo giovanile deve essere affrontata con rigore, si considerano sbagliate proposte radicali come togliere dal mercato le e-cig monouso, che sono al contrario più accessibili alle fasce economicamente più deboli dei fumatori. Piuttosto bisogna ricalibrare la strategia di comunicazione: “Il vaping è attualmente commercializzato come prodotto di stile di vita, quando dovrebbe essere promosso, regolamentato e finanziato come aiuto per smettere di fumare”, sostiene una nota scritta dell’istituto britannico. Su Sigmagazine un approfondimento sull’intervento dello  Yorkshire Cancer Research.

Sigarette elettroniche monouso, Yorkshire Cancer Research: “Utili alle fasce deboli”

 

Nuova ZelandaCaphra al governo di Wellington: non inseguite l’allarmismo australiano
La Coalition of Asia Pacific Tobacco Harm Reduction Advocates (Caphra) chiede al governo della Nuova Zelanda di non inseguire l’approccio al vaping adottato dell’Australia e di continuare ad affidarsi alle indicazioni degli studi scientifici. Caphra, l’associazione che persegue le soluzioni di riduzione del danno nella delicata area Asia-Pacifico, ha presentato i propri commenti alle proposte del governo neozelandese per il nuovo regime normativo del tabacco. Proposte che includono l’inasprimento delle attuali restrizioni sui requisiti di sicurezza e sull’imballaggio dei prodotti da svapo e la riduzione dei livelli di nicotina nei vaporizzatori usa e getta, nonché la limitazione dell’ubicazione dei rivenditori specializzati di vaporizzatori. “Caphra ritiene che le normative, così come sono, funzionino perfettamente e che ulteriori restrizioni serviranno solo a limitare l’accesso a prodotti a base di nicotina più sicuri per i fumatori adulti che cercano alternative meno dannose al tabacco combustibile“, ha detto la coordinatrice esecutiva dell’associazione Nancy Loucas, “l’annuncio che la Nuova Zelanda non seguirà l’esempio dell’Australia verso un modello di prescrizione completa per lo svapo di nicotina rafforza ulteriormente la scelta di un approccio verso la riduzione del danno basato sulla scienza e sulle prove, non sull’allarmismo“. Loucas conclude: “Sfortunatamente, il dibattito sullo svapo è diventato altamente politico invece di riguardare la scienza e i risultati degli studi che continuano a dimostrare che lo svapo sta riducendo i tassi di fumo in tutto il mondo“.

 

Germania/Repubblica CecaIndice degli Stati balia, nella Mitteleuropa posizioni più liberali verso le e-cig
È nella vecchia Mitteleuropa che batte un cuore liberale in materia di cibo, bibite analcoliche, tabacco e, quel che più ci riguarda, sigarette elettroniche. Dal Nanny Index, il rapporto sulla regolamentazione degli stili di vita in Europa pubblicata dall’Institute of Economic Affairs ed Epicenter in collaborazione con numerosi think tank europei, due Paesi escono – come dire – vincitori: Germania e Repubblica Ceca. Il terzo posto spetta all’Italia, che sale così sul podio. L’edizione prende in esame le norme fiscale e le leggi proibizioniste in vigore a tutto il 2022 e, avvertono gli autori, la posizione potrebbe cambiare se alcune misure attualmente in discussone verranno trasformate in obbligo, tra cui il divieto di svapare all’aperto. A chiudere la classifica, in ordine, Lituania, Norvegia e Turchia. Su Sigmagazine ulteriori dettagli e considerazioni sui risultati dell’Index, con particolare riferimento all’Italia.

Tabacco e sigarette elettroniche, Italia tra i più liberali d’Europa

 

SudafricaFissato il termine ultimo per la consultazione pubblica sulla nuova legge del tabacco (e delle sigarette elettroniche)
La consultazione pubblica sulla nuova legge sul controllo dei prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche si concluderà il 28 luglio. Lo ha reso noto il Portfolio Committee on Health, la Commissione che si occupa di temi sanitari all’interno dell’Assemblea nazionale sudafricana. Il periodo di presentazione era originariamente compreso tra il 21 giugno 2023 e il 4 agosto 2023, ma non era ancora stata fissata una deadline precisa. Il disegno di legge mira a regolamentare non solo il fumo di tabacco tradizionale, ma anche le sigarette elettroniche. In termini generali, mira a regolamentare la vendita e la pubblicità sia dei prodotti del tabacco che dei dispositivi elettronici. La consultazione pubblica offre la possibilità ad associazioni, categorie mediche, gruppi di cittadini di fornire elementi utili all’elaborazione della nuova legge.

GermaniaDa Karlsruhe l’appello dei medici: cambiare passo sulle politiche di riduzione del danno da fumo
Intensificare il dialogo con i decisori politici da un lato e con i fumatori dall’altro per spingere ad adottare le strategie di riduzione del danno da fumo. È il messaggio lanciato dalla quarta edizione dei “Colloqui sulla prevenzione” che si sono svolti presso la Städtische Klinikum di Karlsruhe, in Germania. Organizzati da Martin Storck, direttore della clinica di chirurgia vascolare e toracica dello stesso ospedale, i colloqui hanno permesso all’ancora sparuta ma agguerrita pattuglia di medici tedeschi sostenitori dell’harm reduction di fare il punto sulle esperienze di cura dei pazienti e sui ritardi della politica sanitaria in Germania. Sul piano legislativo poco o nulla si è mosso in questo primo anno e mezzo di nuovo governo, e le politiche sanitarie sul fronte del contrasto al fumo continuano a essere impostate su linee tradizionali che non hanno finora dato grandi risultati. La Germania non ha fatto registrare numeri di miglioramenti pari a quelli di Paesi che hanno invece imposto un cambio di passo nelle loro politiche ascoltando la scienza e sposando l’innovazione tecnologica. “Le crescenti evidenze scientifiche a favore delle alternative al tabacco senza combustione sono ormai così convincenti da non poter più essere ignorate dalle linee guida”, ha detto uno dei medici intervenuti, Martin Scherer, direttore dell’Istituto e Policlinico di medicina generale presso l’Ospedale universitario di Amburgo-Eppendorf. La politica però non si muove e anche il mondo sanitario tedesco è adagiato sullo statu quo, ma il confronto serrato resta la strada maestra per cambiare. Su Sigmagazine un approfondimento sui contenuti discussi durante l’evento.

Germania, Storck: “Basta ignorare le evidenze sulla sigaretta elettronica”

 

ZanzibarStretta del governo in vista su sigarette elettroniche (e narghilè)
Le autorità di Zanzibar, regione semi autonoma della Tanzania, intendono imporre un divieto all’importazione e al consumo di narghilè e sigarette elettroniche, secondo quanto riportato dal quotidiano locale The Citizen. “Siamo tutti testimoni: il consumo di narghilè e sigarette elettroniche è diventato un luogo comune e elaboreremo una legge normativa speciale per governare coloro che avranno permessi speciali per importare e vendere narghilè o sigarette elettriche”, ha affermato Masoud Ali Mohammed, che ricopre il ruolo di ministro delle Amministrazioni regionali e locali. Nel frattempo, come rivela The Citizen, agli attuali importatori è stato consigliato di non rifornirsi di prodotti, ma piuttosto di contattare le autorità per nuove direttive. “Non ordinate più prodotti dopo che il vostro attuale stock si è esaurito“, ha detto il ministro, “perché bisognerà seguire le nuove leggi che il governo emetterà“. La procedura appare ancora nebulosa, ma intanto le autorità danno per certa la stretta in vista sul vaping.

 

BangladeshIl mondo all’incontrario: il governo vieta le e-cig per centrare l’obiettivo di Paese senza fumo entro il 2040
Notizia alquanto bizzarra: il governo del Bangladesh intende intensificare la lotta contro il fumo vietando le sigarette elettroniche. La funambolica proposta è contenuta negli emendamenti alla Legge nazionale sul controllo del tabacco del 2013 elaborati dal Ministero della salute e del benessere familiare. Tra di essi, appunto, il divieto di produzione, importazione, esportazione, stoccaggio e vendita di sigarette elettroniche e di loro componenti. La bozza della legge emendata è già pronta e sarà presto sottoposta al vaglio del parlamento. Con questa mirabilia, che fa strame di centinaia di pagine di sofisticati studi scientifici che naturalmente attestano l’efficacia dell’e-cig nel contrasto al tabagismo, il governo asiatico intende centrare un obiettivo concreto: Bangladesh senza fumo entro il 2040. In bocca al lupo.

Bangladesh pronto a vietare le sigarette elettroniche nell’ira dei vaper

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