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“Il proibizionismo non funziona. Non ha mai funzionato e mai lo farà. Vietare le sigarette elettroniche usa e getta non eliminerà la domanda ma la sposterà dai mercati regolamentati al mercato nero, creando conseguenze indesiderate sulla salute pubblica”. Con queste parole Michael Landl, direttore della rete internazionale di associazioni dei consumatori di prodotti del vaping World Vapers’ Alliance, commenta le anticipazioni di stampa che danno per imminente un divieto per i vaporizzatori monouso nel Regno Unito. Una misura, che sottolinea Landl, contraddirrebbe l’approccio favorevole alla riduzione del danno adottato dal Paese.

Come evidenziato da molti, continua il direttore di Wva, le e-cig usa e getta possono essere una porta di ingresso nel vaping fondamentale per molti fumatori, che magari poi passeranno ai sistemi aperti. “Rendere il percorso dal fumo allo svapo il più agevole possibile – spiega – è essenziale per la salute pubblica. Lasciare disponibili le sigarette combustibili, note per essere estremamente dannose, e vietare le alternative meno dannose del 95%, è contro qualsiasi logica”. Certamente, riconosce Landl, i dispositivi monouso suscitano preoccupazioni per l’attrazione che esercitano sui giovani e per il loro impatto ambientale, ma bisogna affrontare questi problemi attraverso una regolamentazione intelligente e non con divieti che consegnerebbero il mercato all’illegalità.
Solo pochi giorni fa, l’istituto nazionale di statistica del Regno Unito ha registrato una diminuzione record dei fumatori e un corrispondente aumento della diffusione della sigaretta elettronica, mentre ad aprile il governo ha annunciato il programma “Swap to stop” per consegnare gratuitamente una sigaretta elettronica a un milione di fumatori. “Il divieto sulle monouso – conclude Landl – minaccia di mettere in pericolo questi risultati, facendo regredire il Paese con politiche che si sono già rivelate inefficaci”.
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