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Tutto è cominciato quando la Warner Bros arruolò una schiera di YouTuber per difondere in rete video dai toni entusiastici del videogioco Middle Earth: Shadow of Mordor. La Federal Trade Commission, agenzia indipendente americana che si occupa della tutela dei consumatori, non ha contestato l’accordo tra l’agenzia pubblicitaria Plaid Social Labs e i giovani “tuttologi” del web, ma l’assenza di ogni accorgimento che potesse indicare i video come messaggi promozionali. La vicenda si è chiusa con un ammonimento nei confronti della Warner Bros. Da quel momento, però, la celebre piattaforma ha sempre più stretto le maglie. Prima introducendo l’obbligo di segnalare la presenza di messaggi commerciali o promozionali attraverso l’hashtag Adv, obbligo poi rilanciato anche dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, poi con la creazione di uno “staff ibrido” di ispettori (algoritmo più team umano) al fine di controllare l’effettiva osservanza della norma. I contenuti del vaping e della sigaretta elettronica sono tra i principali canali sotto osservazione perché, come da regolamento di Youtube, non possono essere visionati dai minorenni. Nonostante l’esistenza di un apposito comando di oscuramento per limite d’età, non sono molti i creatori di video che applicano la regola. Anzi, quasi tutti i principali canali di vaping sono aperti e senza alcuna limitazione. Lo staff di Youtube ha comunicato che nelle prossime settimane provvederà a verificare l’osservanza del vincolo da parte di tutti i creator digitali, in particolar modo di chi recensisce o sponsorizza sigarette elettroniche e liquidi di ricarica. “Alcuni contenuti – si legge infatti nella comunicazione di Youtube – pur non violando le nostre norme, potrebbero non essere appropriati per gli spettatori di età inferiore ai 18 anni”. E tra gli esempi riportati ci sono proprio i “contenuti che recensiscono marchi di essenze nicotiniche e/o sigarette elettroniche”.
Il team di Youtube potrà oscurare anche senza preavviso i contenuti ritenuti non idonei; in caso di reiterazione dell’inosservanza potrà procedere alla cancellazione del canale.
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