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Sigarette elettroniche, la Slovenia vieta i liquidi aromatizzati

La proposta governativa prevede la possibilità di utilizzare solo i gusti al tabacco e al mentolo.

Il governo della Slovenia ha proposto il divieto di vendita di liquidi per sigarette elettroniche con aromi diversi dal tabacco e dal mentolo. Il parlamento a breve approverà l’emendamento rendendo così attuale la norma. L’approvazione della legge renderebbe la Slovenia l’ottavo paese europeo (e il settimo membro dell’Unione Europea) a introdurre una legge del genere. La restrizione si applicherebbe sia ai liquidi contenenti nicotina che quelli senza. L’ipotesi slovena vieterebbe inoltre tutti gli aromi caratterizzanti anche nelle stick dei riscaldatori di tabacco, mentolo compreso.
Secondo il rapporto Global State of Tobacco Harm Reduction di Knowledge-Action-Change, in Slovenia ci sono circa 26.200 consumatori di sigarette elettroniche, con una prevalenza tra gli adulti dell’1,48% degli abitanti. Più di 400 mila sloveni fumano sigarette tradizionali che equivale al 22,7% della popolazione adulta. La Slovenia ha una tassa sui liquidi per sigarette elettroniche molto più alta rispetto a quella italiana: 1,8 euro per flacone da 10 millilitri con o senza nicotina, 10,80 euro per una sui flaconi da 60 ml.
Sei paesi europei – Danimarca, Estonia, Finlandia, Ungheria, Lituania e Ucraina – hanno già introdotto il divieto di vendita di liquidi aromatizzati. I Paesi Bassi hanno approvato il divieto ma non è ancora entrato in vigore. Tutti i paesi che hanno vietato gli aromi diversi dal tabacco sono membri dell’Unione Europea, ad eccezione dell’Ucraina. Nessun paese europeo al momento ha approvato un divieto assoluto di utilizzo della sigaretta elettronica.

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