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Usa – Studio: le politiche di riduzione del danno aiutano i fumatori con basso status socioeconomico
Le politiche di riduzione del danno che sostengono l’utilizzo di strumenti sostitutivi della nicotina come sigarette elettroniche o bustine di nicotina sono a favore soprattutto delle fasce di popolazione economicamente e socialmente più svantaggiate. È quanto sostiene uno studio pilota ancora sotto forma di “accepted manuscript”, pubblicato dalla rivista Nicotine & Tobacco Research. Si intitola “Using pod based e-cigarettes and nicotine pouches to reduce harm for adults with low socioeconomic status who smoke: A pilot randomized controlled trial” ed è stato condotto da un Gruppo di ricercatori americani dello University of Kansas Medical Center e della Brown University School of Public Health di Providence, coordinati da Jaqueline C. Avila della University of Massachusetts di Boston. La ricerca, realizzata su 45 adulti di età media di 50 anni e con un reddito familiare al di sotto del livello di povertà, aveva appunto lo scopo di valutare il potenziale di riduzione del danno di e-cigarette e bustine di nicotina per uso orale tra i fumatori delle fasce economicamente e socialmente più svantaggiate. I risultati, per dirla con le stesse parole degli autori, “mostrano il potenziale dei sistemi alternativi di somministrazione di nicotina nell’aiutare i fumatori a passare a dispositivi meno dannosi”. I fumatori con basso status socioeconomico avevano infatti diminuito il consumo quotidiano di sigarette. La conclusione: le politiche di riduzione del danno contribuiscono “a ridurre le disparità legate al tabacco in questa fascia di popolazione”.
Sigarette elettroniche, un aiuto anche per le fasce sociali svantaggiate
Kazakistan – Il Senato rinvia all’altro ramo del parlamento il disegno di legge che bandisce le sigarette elettroniche
Il Senato kazako ha rinviato all’altro ramo del parlamento (Majilis) il controverso disegno di legge in materia sanitaria per ulteriori adeguamenti. Una disposizione di tale disegno di legge, che era stato approvato dal Majilis lo scorso gennaio, contiene la norma che vieta l’importazione, la produzione, la vendita e la distribuzione di sigarette elettroniche in tutto il Paese. Dure le sanzioni previste. Per la vendita c’è l’arresto fino a 50 giorni; per l’importazione e la distribuzione la reclusione fino a 2 anni; se tali reati sono commessi da organizzazioni criminali o in caso di recidività, è prevista la reclusione fino a 5 anni. I senatori hanno proposto numerosi emendamenti al disegno di legge in generale, comprese le normative riguardanti le sigarette elettroniche. I dettagli specifici non sono però ancora stati resi pubblici. Ma l’opposizione del Senato appare robusta e non è detto che alla fine l’intero disegno di legge venga approvato.
Nuova Zelanda – Da Caphra appello ai governi mondiali: riconsiderino l’adesione alla Convenzione quadro dell’Oms
I governi dei vari Paesi riconsiderino in chiave critica la loro adesione alla Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Oms. È l’appello lanciato dalla coalizione dei sostenitori della riduzione del danno dell’Asia e del Pacifico Caphra, motivata da un aspetto delle pratiche dell’Oms su cui l’associazione con sede a Auckland, in Nuova Zelanda, insiste da diverso tempo: l’esclusione sistematica dei sostenitori della riduzione del danno e dei media dai dibattiti e dagli incontri cruciali per la definizione delle politiche di lotta al fumo. Nancy Loucas, direttrice di Caphra, sostiene che negli ultimi tempi la Convenzione abbia deviato dai suoi obiettivi originali, dando invece priorità all’agenda di alcune Ong e denuncia la mancanza di trasparenza nei processi decisionali, aggravata dall’esclusione dei media indipendenti dalle riunioni della Conferenza delle parti. Ciò “impedisce il controllo pubblico e la consapevolezza delle decisioni politiche prese, allontanando ulteriormente la Convenzione dai suoi principi fondamentali di governance democratica, partecipativa, trasparente e inclusiva”, conclude Loucas.
L’Organizzazione mondiale della sanità? “Miope, opaca e appiattita sulle Ong”
Scozia – La delusione di Ukvia per la proposta governativa di bandire le sigarette elettroniche usa e getta
La UK Vaping Industry Association (Ukvia), l’associazione britannica degli industriali del settore del vaping, si è detta “estremamente delusa” per la pubblicazione da parte del governo scozzese della proposta di regolamento con la quale dal 1° aprile 2025 sarà vietata la vendita di vaporizzatori usa e getta. Tale proposta era stata pubblicata alla fine dello scorso mese. In una nota UKvia afferma che il divieto degli stessi dispositivi che si sono rivelati essere così efficace nell’aiutare un numero record di fumatori adulti a smettere, comporterà gravi e indesiderate conseguenze. In primo luogo, ci si deve attendere un aumento delle morti per fumo, poiché i fumatori che sono passati con successo allo svapo torneranno alle sigarette a combustione con tutti i danni per la salute. A cascata si registreranno perdite economiche per le imprese del settore e oneri finanziari maggiori per il servizio sanitario nazionale. “Questo divieto non affronterà nemmeno il problema della diffusione dello svapo da parte dei giovani, che è uno degli obiettivi principali di questa legislazione”, aggiunge la nota di Ukvia, “in effetti, tutti i segnali indicano che in realtà avrà esattamente l’effetto opposto poiché le bande criminali si muoveranno per colmare l’enorme lacuna nel mercato regolamentato con vaporizzatori monouso potenzialmente pericolosi per il mercato nero”.
Messico – Proteste di piazza contro la proposta di rendere incostituzionale vendita e consumo dei prodotti del vaping
Sono scesi in piazza contro la riforma costituzionale del presidente Andrés Manuel López Obrador gli operatori del settore del vaping e i consumatori messicani. Tale riforma vieta su tutto il territorio del Paese la vendita e il consumo di sigarette elettroniche. Obiettivo della protesta, come ha spiegato Luis Felipe Gamboa, coordinatore della Vaping Freedom Alliance “è fornire informazioni ai legislatori per evitare che il presidente elevi a emendamento costituzionale un divieto già più volte ribaltato dalla Corte Suprema”. Preoccupazioni sono state espresse anche da organizzazioni come come Pro Vapeo e World Vapers’ Alliance, che lamentano con la mossa presidenziale l’abbandono di politiche a sostegno della lotta al fumo e paventano il rischio della diffusione di prodotti illegali attraverso il mercato nero.
Messico, produttori e consumatori di sigarette elettroniche in piazza contro il governo
Francia – Attesa per il VapExpo del prossimo fine settimana a Parigi
Grande attesa nel prossimo fine settimana per il ritorno a Parigi di VapExpo, che si svolgerà da sabato 23 a lunedì 25 marzo nei padiglioni del Paris Expo Porte de Versailles. Espositori internazionali e presentazione delle novità terranno il banco nella tre giorni parigina che, come tutte le fiere nel periodo post-pandemia, sono anche un importante termometro della salute del settore, ma anche della tenuta delle fiere come momento di aggregazione e di promozione dei prodotti.
Finlandia – In vista un giro di vite per lo snus, il prodotto a minor danno più amato in Scandinavia
Giro di vite del governo finlandese su uno dei prodotti alternativi più diffusi in Scandinavia: lo snus. Come riporta la radiotelevisione di Stato Yle, l’esecutivo intende infatti includere le bustine di nicotina nel perimetro della legislazione sul tabacco con l’obiettivo di scoraggiarne il consumo. Tra le misure previste, la riduzione dei livelli di nicotina nelle buste a 20 milligrammi per grammo di prodotto, il divieto della vendita online e la limitazione della gamma di gusti, con l’obiettivo dichiarato di ridurre l’attrattiva dei prodotti tra i giovani. Inoltre, sarà richiesta una licenza specifica ai rivenditori, mentre gli importatori dovranno affrontare restrizioni. Lo scopo dichiarato della proposta è prevenire i rischi per la salute e l’uso di nicotina orale tra i giovani.