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Sigarette elettroniche, un aiuto anche per le fasce sociali svantaggiate

Uno studio americano ha testato l'efficacia di e-cig e nicotine pouches su fumatori con basso status socioeconomico.

Prodotti come le sigarette elettroniche o le bustine di nicotina possono essere sostituti del fumo per quei fumatori con basso status socioeconomico che non vogliono smettere. Sono questi i risultati di uno studio pilota pubblicato su Nicotine & Tobacco Research, ancora sotto forma di “accepted manuscript”. Il lavoro si intitola “Using pod based e-cigarettes and nicotine pouches to reduce harm for adults with low socioeconomic status who smoke: A pilot randomized controlled trial” ed è stato condotto da un Gruppo di ricercatori americani dello University of Kansas Medical Center e della Brown University School of Public Health di Providence, coordinati da Jaqueline C. Avila della University of Massachusetts di Boston. Si tratta di uno studio pilota controllato e randomizzato che aveva come scopo quello di valutare il potenziale di riduzione del danno di e-cigarette e bustine di nicotina per uso orale tra i fumatori delle fasce economicamente e socialmente più svantaggiate.
Lo studio è stato condotto su 45 adulti di età media di 50 anni e con un reddito familiare al di sotto del livello di povertà. Tutti avevano fumato quotidianamente almeno per gli ultimi sei mesi (in media 13,9 sigarette) e non avevano intenzione di smettere nei successivi trenta giorni. I partecipanti sono stati suddivisi causalmente in tre gruppi: per otto settimane a 18 è stata fornita una sigaretta elettronica al 5% di nicotina (quindi una concentrazione molto alta), ad altri 18 sono stare fornite bustine di nicotina a 4 mg di nicotina e i restanti 9 fungevano da gruppo di controllo.
I risultati dimostrano la validità dei prodotti alternativi. Fra i fumatori che hanno usato la sigaretta elettronica il consumo medio di sigarette era di 14,7 all’inizio dello studio ed è diminuito al 2,9 dopo le otto settimane. Nel gruppo che aveva ricevuto le bustine di nicotina, invece, si è passati dal 15 iniziale all’8,3. Inoltre ben 4 partecipanti del primo gruppo e uno del scondo avevano completamente smesso di fumare, passando rispettivamente all’uso esclusivo dell’e-cig e delle bustine di nicotina.
I fumatori con basso status socioeconomico – si legge – avevano diminuito il consumo quotidiano di sigarette dopo il passaggio alla sigaretta elettronica o alle bustine di nicotina. Questi risultati mostrano il potenziale dei sistemi alternativi di somministrazione di nicotina nell’aiutare i fumatori a passare a dispositivi meno dannosi”. I ricercatori sottolineano anche le implicazioni del loro lavoro. “Questo studio – concludono i ricercatori – fornisce nuove prove del fatto che le sigarette elettroniche e i sacchetti di nicotina possono essere uno strumento di riduzione del danno per i fumatori con un basso status socioeconomico non disposti a smettere di fumare, contribuendo a ridurre le disparità legate al tabacco in questa fascia di popolazione”.

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