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Il vaping va avanti: da sabato 2 a lunedì 4 c’è IVE, fiera B2B

Il vaping deve andare avanti. Nonostante l'obbrobrio normativo che potrebbe riversarsi addosso, il settore si ritrova dalle 14 di domani, sabato 2 dicembre, sino alle 14 di lunedì 4 dicembre allo Spazio Mil di Sesto San Giovanni per dare vita alla fiera B2B. The Italian Vape Exhibition è raggiungibile da Milano con la Metropolitana Linea 1 fermate Marelli e Rondò, e Linea 5 fermata Bignami. In autobus con la metrotranvia linea 31 (fermata Parco Nord/viale Fulvio Testi), con la linea 727, fermate in viale Sarca e in via Milanese. Le aziende espositrici saranno: Paff Mod, SE Box, Vitruviano's Juice, 32 Vape, CyberFlavour, Real Farma, Da Vinci Gentleman, Tornado Juice, Gloval Vape, Sanapro, Vapor Bagarre, Disturbia Mod, Amico Svapo, Smooke France, Lop, Dea Flavor, Cigarette Express, Luxury Smoke, Bandz, T-Svapo, BlendFeel. L'ingresso è gratuito previa verifica da parte dello staff organizzativo della visura camerale dell'attività. Alle ore 12 di domenica 3 dicembre è previsto un incontro-dibattito tra le associazioni di settore moderato da Paolo Giglio, organizzatore dell'evento.

VapitalyPRO: 1684 partecipanti; workshop sold out

Questa volta non si può dire che si sia trattato di un successo annunciato. Anzi, la decisione del presidente di Vapitaly Mosè Giacomello di organizzare il 4 e il 5 novembre una due giorni dedicata esclusivamente agli operatori del settore, con un focus formativo rivolto in particolare ai negozianti o a chi intendesse aprire a breve un punto vendita, era stata accolta da aspre polemiche e forte scetticismo. Particolari critiche aveva suscitato la scelta di far pagare l’ingresso ai padiglioni dell’hotel Ergife di Roma. Una misura poco più che simbolica, visto che tutti gli operatori che avevano partecipato ad almeno una delle fiere di Verona hanno ricevuto un ingresso omaggio. La fee di ingresso era stata pensata per garantire la presenza esclusiva di un pubblico davvero interessato. L’espresso divieto di vendita negli stand, inoltre, metteva al riparo dalla possibilità che qualcuno potesse pensare di investire i 60 euro dell’ingresso per poi fare il pieno di prodotti a prezzi da fiera. Insomma, dice Giacomello, per il primo VapitalyPro si è deciso di puntare sulla qualità e non sulla quantità. Dunque per una volta dire che il risultato di VapitalyPro è andato ben oltre le aspettative – degli organizzatori come degli osservatori – non è un puro esercizio di retorica. Ma lasciamo parlare i numeri diffusi dalla segreteria organizzativa dell’evento. La due giorni romana ha contato 1.684 partecipanti. Fra questi la percentuale dei paganti si è aggirata intorno al 20 per cento, ed è in questo dato che si presume si collochino gli aspiranti negozianti. La partecipazione tanto temuta dei tabaccai ha invece inciso poco: ne sono entrati 123. La fiera si è svolta esattamente come si sperava: gli espositori hanno avuto lungo tempo per dedicarsi ai negozianti, per ascoltare le loro esigenze e le loro esperienze, per promuovere nuovi prodotti, per allacciare contatti. Questo, almeno, è il sentiment che l’organizzazione dichiara di avere raccolto dai suoi clienti. Menzione a parte meritano i corsi formativi, un esperimento del tutto inedito nel settore del vaping, che ha proposto tre appuntamenti nella giornata di sabato e quattro in quella di domenica. I temi affrontati erano tagliati a misura di negoziante e andavano dalla gestione del cliente alla comunicazione e all’informazione, dalla normativa sulla sicurezza alle previsioni specifiche di Tpd e Clp, passando per ecommerce e pubblicità. La sala per i corsi dalla capienza di 220 persone è sempre stata piena di ascoltatori e in alcune sessioni, soprattutto quelle del sabato, chi non ha trovato posto a sedere ha assistito in piedi alle lezioni. I negozianti non solo sono stati presenti, ma hanno partecipato attivamente ponendo domande, esprimendo considerazioni e cercando risoluzione a dubbi. Alla fine dei corsi i presenti hanno ricevuto un attestato di partecipazione. Soprattutto questo ultimo aspetto ha restituito l’immagine di un settore che ha davvero voglia di crescere e di “professionalizzarsi”, di misurarsi con le nuove opportunità e di districarsi nell’incertezza generale. Insomma, Giacomello ha vinto la sua scommessa “di essere una fiera – come scriveva sul numero 4 della rivista cartacea Sigmagazine – che cresce con il settore e che ne anticipa le esigenze”. E c’è da essere certi che la formula VapitalyPro diventerà un appuntamento fisso come la fiera di maggio a Verona.

Svapor Expo, l’organizzatore: “Vendite incredibili, esperienza da ripetere”

La Fiera di Bassano del Grappa di sabato 28 e domenica 29 ottobre "è stata un incredibile successo". Parole di Rinaldo Cavalletto, ideatore della kermesse che nel fine settimana ha coinvolto 28 espositori raggiungendo oltre 3mila visitatori. Numeri che pongono la fiera bassanese al terzo posto in Italia, dietro Verona e Napoli. E le presenze sarebbero potute essere ben superiori tenendo conto che contestualmente a Birmingham andava in scena una delle fiere più popolari d'Europa. "Ho messo la mia esperienza di organizzatore di eventi fieristici locali al servizio di un nuovo settore. Devo dire che tutti si sono complimentati perché,  a detta di molte aziende presenti, non avevano mai venduto così tanto come a Bassano del Grappa. Qualcuno mi ha detto che è riuscito a vendere più di quanto abbia mai venduto nelle fiere precedenti". Il format studiato da Cavalletto non vuole essere in competizione con le fiere di Napoli e  Verona, realtà già consolidate. Vuole invece essere una sorta di "spettacolo itinerante", una possibilità per tutti i consumatori di accedere ai prodotti del vaping senza necessariamente percorrere centinaia di chilometri. "Abbiamo avuto visitatori da tutta Italia: Brindisi, Roma, Milano, Pescara. Ed anche dall'estero come Svizzera e Francia. Il nocciolo duro però sono stati i consumatori veneti, essenzialmente dalle province di Padova e di Verona. Ho in mente di far diventare Svapor Expo un evento itinerante: tre appuntamenti annuali in diversi punti della Penisola. Ad oggi non posso ancora anticipare le date e neppure le città prescelte, ma siamo già avanti con l'intesa con le varie strutture fieristiche locali". Qualche polemica ha riguardato la vendita in fiera di prodotti contrari alla Direttiva europea sui tabacchi. "Ho avuto modo di sentire queste lamentele da parte di qualche produttore. Devo dire che l'azienda coinvolta non era presente in catalogo, a me non risultava esser presente. Soltanto a cose fatte ho saputo che è stata ospitata gratuitamente da un altro espositore che le ha ceduto la metà della sua metratura". La domenica mattina era il momento riservato agli operatori di settore. "Abbiamo voluto garantire ai negozianti un momento solo per loro. Gli ingressi non sono stati numerosi, anzi la situazione era abbastanza calma. Ma, ripeto, nonostante questo, le vendite sono state incredibili". Innovativo anche il metodo di partecipazione dei visitatori: gratis nel caso di preregistrazione attraverso il sito internet, 2 euro in caso di ingresso senza preregistrazione. "A fronte di 2500 visitatori registrati - conclude Cavalletto - abbiamo avuto circa 700 paganti".

VapitalyPro: 90 espositori, docenti universitari ed esperti di settore

Saranno novanta le aziende presenti al VapitalyPro, la prima fiera interamente dedicata ai professionisti del vaping. Sabato 4 e domenica 5 novembre le sale dell'hotel Ergife di Roma ospiteranno la due giorni dedicata al business e alla formazione di settore. Nella grande sala di rappresentanza e nelle salette situate nei primi due piani dell'hotel ci saranno gli stand delle aziende; l'aula conferenze sarà invece il luogo dedicato alla formazione. Sei seminari di cinquanta minuti ed uno di un'ora e mezzo garantiranno ai partecipanti una panoramica a tutto tondo dell'attività lavorativa, sia per chi è alle prime armi, sia per i veterani. Docenti universitari, formatori certificati, professionisti esperti del settore illustreranno le norme e forniranno consigli su come avviare, mantenere e consolidare l'attività commerciale. Ampio spazio anche ai suggerimenti per rendere più visibile la propria attività anche con i moderni mezzi di comunicazione. Tra i relatori che si alternerano sul palco: la professoressa Maura Franchi, docente di sociologia dei consumi - dipartimento Economia - all’Università degli studi di Parma; la professoressa Patrizia Martello, docente di sociologia della comunicazione alla Nuova accademia di Belle Arti di Milano; il dottor Gianluca Nordio, social media analyst di Maxfone; il dottor Francesco Spena Barretta, segretario generale Confederazione Europea Professionisti e Imprese; il dottor Alessandro Nicolis, esperto in digital strategies; la dottoressa Elisa Tagliani, esperta in comunicazione aziendale e per le imprese. Il seminario principe della durata di due ore è affidato agli avvocati Alberto Gava e Dario De Blasi, punti di riferimento legali e giuridici del settore. La loro lezione - che toccherà temi come la Tpd, la pubblicità, le promozioni, la tutela del marchio -  arriverà a pochi giorni di distanza dall'udienza in Corte costituzionale fissata il 24 ottobre: sarà particolarmente interessante dunque ascoltare "a caldo" le loro prime impressioni. Stefano Caliciuri, giornalista professionista e direttore di Sigmagazine,  terrà una relazione sulle strategie di comunicazione e advertising applicati al vaping. L'elenco completo delle aziende espositrici, dei brand rappresentati e dei curriculum dei relatori sono stati pubblicati sul sito ufficiale di VapitalyPro. Oltre ai maggiori e principali produttori e distributori italiani, saranno presenti con un loro stand anche aziende provenienti da tutto il mondo: Cina, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna i paesi maggiormente rappresentati. In fiera sarà vietata la vendita di prodotti ma sarà possibile stringere accordi commerciali one-to-one. Ogni azienda (commerciale o produttiva) che ha partecipato alle scorse edizioni di Vapitaly ha già ricevuto via mail un biglietto gratuito; per gli eventuali accompagnatori, operatori che non hanno mai visitato Vapitaly e tutti coloro che sono interessati al business ma non hanno ancora intrapreso l'attività l'ingresso è a pagamento (60 euro).

VapitalyPRO, oltre 70 espositori e 400 minuti di workshop tematici

Non soltanto una fiera destinata agli incontri professionali e ai contratti, ma soprattutto un evento che vuol fare formazione agli operatori del settore del vaping. Nei giorni di sabato 4 e domenica 5 novembre l'hotel Ergife di Roma sarà dunque teatro del primo evento organizzato sul territorio nazionale rivolto esclusivamente ai negozianti, distributori e produttori della filiera del vaping. I sette seminari di approfondimento toccheranno tutti gli aspetti organizzativi, normativi e legali che un operatore del vaping - e chiunque abbia intenzione di avvicinarsi allattività commerciale - deve conoscere: dalle norme di sicurezza, alle regole per la publicità; dalla gestione del cliente, alla gestione del magazzino. "Abbiamo pensato a un evento come VapitalyPro - spiega Mosè Giacomello, presidente Vapitaly - perché crediamo che la formazione sia uno strumento essenziale sia per chi vuole avviare un’attività sia per chi è già titolare di un vape shop e vuole aggiornarsi. VapitalyPro è per scelta due giorni di formazione e network tra professionisti, un evento dove non sono previsti la vendita di prodotti o spettacoli, a tutto vantaggio del business". Come si legge dal sito ufficiale della manifestazione, i temi all'ordine del giorno saranno: La gestione del cliente (dal ‘nuovo cliente’ al ‘cliente motivato’. Un workshop mirato per rispondere alla domanda: come è meglio relazionarsi con le diverse tipologie di consumatore e proporre un’offerta efficace per la vendita?); Il negozio fisico specchio di trend e brand (dall’insegna al layout interno, dai colori ai materiali passando per la disposizione dei prodotti fino al format narrativo. Focus dell’incontro saranno la ‘creazione’ di un vape shop fisico e le linee guida per un punto vendita di successo); Requisiti normativi e responsabilità ‘per la sicurezza’ per gli operatori del Vaping (dalla identificazione dei rischi per la sicurezza nell’attività di commercio e vendita di prodotti del Vaping agli adempimenti ed obblighi da assolvere ai sensi del nuovo T.U. D.lgs. 81/2008); E-commerce e vendita online (il mondo della vendita sul web in contrapposizione con la vendita in store o complemento strategico? Come gestire entrambe le modalità di vendita e quali vantaggi porta ai propri clienti?); Comunicazione ed Informazione (dal nome sull’insegna al post su Facebook, tutto comunica l’immagine del nostro punto vendita. Negozio di qualità o bazar low cost? Quale identità vogliamo dare al nostro vape shop e come comunicarla al meglio? E, soprattutto, cosa non fare!); Sicurezza e Normativa del settore: beni, garanzie e responsabilità (CLP, CE, TPD/2, sono solo alcune delle norme specifiche che coinvolgono il mondo del vaping. Un approfondimento sulle direttive e di come queste impattano sul punto vendita, le normative fiscali specifiche del settore oltre al ruolo dei Depositi Fiscali e gli obblighi e adempimenti dei dettaglianti sulla tematica); Pubblicità: limiti e opportunità tra promozione tradizionale e promozione web (attrarre il cliente, farlo uscire con un prodotto e farlo tornare. Sono questi gli obiettivi principali del punto vendita. Come dare ‘importanza’ a locali e prodotti attraverso l’immagine? Un focus sulle strategie per la pubblicità tradizionale e web). L'ingresso valido per le due giornate costa 60 euro e include la partecipazione ai sette seminari. L'organizzazione è a cura di Vapitaly in collaborazione con Utopia-Affari legali e societari. L'hotel Ergife è convenzionato con l'organizzazione e propone pernottamenti a prezzo agevolato.

La sigaretta elettronica regina del T2000

Ottocento visitatori, settanta stand. I numeri della tappa veronese del T2000, la fiera organizzata dalla Federazione italiana tabaccai possono non far strabuzzare gli occhi ai vaper abituati a ben altre cifre ma segnano il record di presenze dal 2006 ad oggi. Tra gli espositori hanno tenuto banco gli stand dei produttori o distributori di sigarette elettroniche, gli unici stand ad aver registrato una affluenza costante di pubblico. I marchi del vaping rappresentati sono stati Categoria, Dea, Fumador, Five Pawn's, Vitruviano Juice. La curiosità e l'interesse dimostrato dai tabaccai spinge a pensare che l'attrattiva esercitata da questi nuovi strumenti di riduzione del rischio sia molto alta. Unico competitor a livello di partecipazione è stato lo stand della Philip Morris al cui interno si trovava soltanto il riscaldatore di tabacco, lo strumento alternativo alla sigaretta tradizionale ma non classificabile come vaporizzatore poiché produce fumo. Il tabaccaio del Terzo Millennio è sempre più orientato a diversificare il proprio business. Mentre sino a qualche anno fa era esclusivista dei prodotti da fumo, ora invece tende ad aggiungere nelle vetrine anche prodotti diversi e di largo consumo. Si spiega così la presenza al T2000 di aziende produttrici di dolciumi, biglietti d'auguri, magliette personalizzate, pelouche, ma anche sistema d'antifurto, spray urticanti, assicurazioni, connessioni per servizi online e on demand, distributori automatici. A proposito di questi ultimi, erano ben sei le aziende produttrici che dimostravano il funzionamento del loro prodotto. Due di esse avevano anche distributori pensati per la sigaretta elettronica aprendo dunque una nuova frontiera nell'evoluzione del negoziante specializzato in vaping. Sottotono lo stand della grande distribuzione anche perché il settore dei tabacchi è pressoché monopolizzato da Logista, la società facente capo alla multinazionale del tabacco Imperial Brands, detentrice del marchio Fontem Ventures. Nei prossimi anni potremmo dunque vedere una trasformazione del classico tabaccaio in una sorta di drugstore all'americana in grado di soddisfare le primarie esigenze o le mancanze dell'ultimo minuto. E' in questa ottica che potrebbero rientrare anche le sigarette elettroniche, soprattutto quelle a sistema chiuso che non hanno necessità di troppe spiegazioni e che fungerebbero da entry level per chi volesse un primo approccio con la vaporizzazione. Certamente i tabaccai non potranno mai avere la varietà di scelta e il tempo da destinare al singolo cliente che continueranno ad essere il vero punto di forza dei rivenditori specializzati.

Sesto San Giovanni “ChiAma lo svapo” a raccolta

Si prospetta un finale di anno all'insegna delle fiere, delle mostre mercato e degli eventi legati al vaping. Dopo quelle già annunciate di Bassano del Grappa (a fine settembre, aperta a tutti) e Roma (a inizio novembre, destinata agli operatori di settore) e in attesa dell'annuncio ufficiale di quella di Napoli (gennaio o febbraio, aperta a tutti), la lista va ad infoltirsi con un evento ospitato a Sesto San Giovanni, città nell'hinterland milanese. Dal pomeriggio di sabato 2 dicembre sino a tutta la mattinata di lunedì 4, i locali espositivi di Spazio MiL ospiteranno The Italian Vape Exhibition - ChiAma lo Svapo, una "campionaria" (così definita dagli organizzatori, ndr) di aziende produttrici e distributori che avrà come protagonista la sigaretta elettronica e i liquidi di ricarica. L'organizzazione è a cura di Paolo Giglio in collaborazione con l'associazione dei rivenditori di ecig Anide. Rispetto a quelle sperimentate sino ad oggi, la formula è particolare: gli espositori saranno selezionati dagli organizzatori e gli stand presenti non potranno essere più di trentadue. All'interno dell'area espositiva si potrà "vendere soltanto come B2B - spiega Paolo Giglio - anche perché l’ingresso è riservato ad operatori “certificati” che si accrediteranno preventivamente". "Riteniamo - continua Giglio - che i vantaggi di partecipare a una fiera B2B sono molti e questo vale anche per il settore dello svapo. Essi sono principalmente: avere la possibilità di incontrare controparti di business interessate ai propri servizi e prodotti e stabilire con loro relazioni durature e fruttuose; entrare in contatto con mercati poco e per niente conosciuti che mostrano grandissime potenzialità per la crescita del proprio business; vedere da vicino quali sono i comportamenti e le abitudini della platea. Questo può consentire all’azienda di muoversi in campo nazionale ed internazionale con più consapevolezza e cognizione di causa e di migliorare la propria brand identity, attraverso il contatto diretto con l’interlocutore". © Riproduzione riservata Best Edizioni