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Sentenza Consulta, ne parla anche Il Garantista

Il Garantista, quotidiano diretto da Piero Sansonetti, è il giornale che più di ogni altri si occupa di giustizia, magistratura e politica. Come poteva farsi scappare la ghiotta occasione di pubblicare un pezzo a sostegno delle e-cig? Ma soprattutto contro la pessima figura fatta dal legislatore?

Sentenza Consulta, Anafe-Fiesel: “Stop anche al 2015”

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, la parola non poteva non spettare ai massimi vertici istituzionali di categoria, Massimiliano Mancini, presidente di Anafe-Confindustria, e Massimiliano Federici, presidente di Fiesel-Confesercenti. “Proviamo grande soddisfazione e senso di giustizia per la decisione della Corte Costituzionale che – dando ragione a due anni di battaglie in difesa delle sigarette elettroniche - ha confermato che la tassazione sulle e-cig é spropositata e peggiorativa nel contenuto e addirittura rispetto al livello di tassazione del tabacco”.

La Corte Costituzionale così ha deciso: imposta di consumo illegittima

Ecco la sentenza della Corte Costituzionale nello stralcio relativo soltanto il giudizio: "La Corte Costituzionale riuniti i giudizi dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 62-quater del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 (Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative), nel testo originario, antecedente alle modifiche apportate dall’art. 1, comma 1, lettera f), del decreto legislativo 15 dicembre 2014, n. 188 (Disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati, dei loro succedanei, nonché di fiammiferi, a norma dell’articolo 13 della legge 11 marzo 2014, n. 23), nella parte in cui 

Vape-cafè, quando anche in Italia?

In Italia non esistono ancora ma potrebbe essere la nuova frontiera dello svapo: i vape-bar. Negli Usa ne esistono alcuni già da tempo ma a Belfast ha aperto il primo locale europeo che può servire sia bevande che liquidi e aromi per e-cig. Si chiama E-cigaretteclub ed è nato per volontà di Jordan Steward, un imprenditore che ha visto nel connubio relax-svapo ampi margini di investimento (e di guadagno).

Sole24Ore, dal fumo elettronico incassato 90% meno di quanto previsto

Le casse erariali piangono. Doveva essere una tassa per tutti ed invece le previsioni sono state smentite del 90 per cento. A fronte di un preventivo di 112 milioni di euro finora sono stati incassati poco più di 11 milioni di euro. Perché? Certamente per la tassa considerata troppo alta ma soprattutto perché i  controlli da parte di Aams non funzionano (o non vendono effettuati). E così, come si suol dire, fatta la legge trovato l'inganno: è sufficiente aprire uno shop online estero ed il gioco è fatto.

Depositi fiscali, ecco tutti i nomi degli autorizzati

Sembrerebbe che ci sia ancora molta confusione tra gli svapatori sulla liceità o meno di alcuni venditori. Tra i i sostenitori dei liquidi fai-da-te e i rivenditori autorizzati, complice ormai anche la famigerata tassa, pare sia guerra dichiarata. Ma anche tra gli stessi riveditori le cose non vanno per niente bene, tra coloro vogliono essere in regola e chi invece, come si suol dire, "fatta la legge, trovato l'inganno". Per essere davvero sicuri che si sta acquistando presso un rivenditore al passo con i dettami legislativi ci viene in soccorso l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli attraverso il documento ufficiale (aggiornato a metà febbraio) che sancisce tutti i depositi fiscali regolarmente autorizzati con il nome e indirizzo del legale rappresentante. E dunque abilitati alla compravendita di liquidi e aromi per e-cig. Clicca qui per il documento.