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Nel futuro prossimo le sigarette elettroniche potrebbero essere utilizzate per somministrare farmaci e principi attivi. Lo ha detto Riccardo Polosa (Università di Catania) in occasione del simposio medico internazionale sulla sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare che si sta svolgendo in Francia.
“Le elettroniche potrebbero essere impiegate anche nella somministrazione di farmaci, assicurando una migliore efficacia, semplificando i metodi tradizionali e soprattutto assicurando una maggiore aderenza per i pazienti – ha spiegato Polosa. Aggiungendo: “Nel futuro potranno essere utilizzate per il miglioramento della salute umana, per l’applicazione terapeutica della nicotina e della cannabis e per somministrare farmaci respiratori”.
Già a maggio un gruppo di ricercatori svizzeri aveva evidenziato come il metodo migliore per somministrare principi attivi – in particolare quelli della cannabis – sia proprio la vaporizzazione che consente l’assorbimento rapido e diretto, senza contaminazioni esterne dovute al contatto con altre sostanze o materiali.
Il simposio medico vuole mettere a tacere le voi secondo cui non esistono evidenze scientifiche a sostegno del vaping, idea sostenuta ad esempio dall’Organizzazione mondiale della Sanità.