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L’orda di emendamenti presentati sono stati sfoltiti. Ogni gruppo parlamentare ha segnalato quelli che dovranno essere sottoposti a giudizio del governo e quindi a votazione. il comparto delle sigarette eletroniche ne esce con le ossa rotte. In totale, dei circa 6mila emendamenti soltanto 1200 sono stati salvati dai gruppi parlamentari. Pochissimi quelli riguardanti il settore del vaping come si evince da questa tabella sugli emendamenti segnalati.
Tutto potrebbe essere possibile ma a quanto pare Aams, a bocce ferme, ha vinto su tutta le linea.
Questi gli amendamenti che andranno a votazione:
2.10 Abrignani. Chiede la tassa rimodulata con lo sconto del 25 per cento (2,5 euro i.i. per falcone da 10 ml.) con mantenimento del monopolio per i negozi specializzati in sigarette elettroniche, siti web con deposito fiscale ;
2.13 Iannuzzi-Galgano. Mantenimento ex emendamento Vicari; regime autorizzativo non sia discriminante nei confronti di alcun soggetto attivo sul mercato o intenzionato a intraprendere nuova attività nel settore; soppressione divieto vendita on line siti italiani;
2.3 Galgano. Abrogazione ex emendamento Vicari (articolo 19 quinquies decreto legge fiscale);
10.47 Rotta. Sconto tassa del 50 per cento (2,5 euro per 10 ml con o senza nicotina); riduzione degli importi pregressi dovuti dalle aziende non inferiore all’85 per cento e dilazione del pagamento in rate pari a 120.
10.10 Fedriga. Uguale all’emendamento Rotta, in più chiede la soppressione dell’ex emendamento Vicari (art. 19 quinquies dl fiscale) , ovvero il passaggio al monopolio dei negozi.