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Otto euro a pacchetto dal primo marzo, ovvero un aumento di un euro in un sol colpo. Dieci euro a pacchetto entro il 2020. Il presidente Macron lo aveva annunciato e lo sta facendo. I danni da tabacco incidono sulla sanità pubblica e sul bilancio statale dunque è giusto tassare il prodotto nocivo. Di converso, la riduzione del danno è garantita dalle sigarette elettroniche che, infatti, non verranno tassate.
La presidenza Macron si sta dimostrando molto attenta alla tutela della salute pubblica soprattutto contrastando il tabacco. Anche in questa visione rientra la scelta di sostenere con contributi pubblici i tabaccai che nei prossimi anni andranno incontro ad una perdita sostanziale di fatturato. Nonostante le proteste delle associazioni di categoria dei tabaccai, la presidenza francese non fa dietrofront. Attualmente i proventi da tabacco ammontano a 14 miliardi di euro. L’obiettivo di Macron è mantenere inalterato l’introito ma far diminuire i fumatori. Ma gli interessi generali dovrebbero prevalere su quelli particolari. In Francia è davvero così.