Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Bozza decreto fiscale, nessuna novità sulla tassa sigarette elettroniche

Nella prima stesura governativa del documento che andrà in Parlamento non c'è traccia della riduzione dell'imposta di consumo sui liquidi pronti da inalazione.

Nella prima bozza del decreto fiscale non c’è nulla sulla sigaretta elettronica. Nei cinquanta articoli di revisione di spesa l’imposta di consumo sui liquidi pronti da inalazione non è mai menzionata. Avendo avuto la possibilità di visionare il documento in anteprima,  nonostante il vicepremier Matteo Salvini l’avesse individuata come una prioritàle anticipazioni dell’onorevole Comaroli davano per certa la riduzione dell’imposta, possiamo dire con certezza che la prima bozza del testo non contiene ancora nulla che possa far pensare ad una revisione delle imposte sui liquidi. Al monento, l’unico provvedimento che rimane attuale è la sospensione del versamento dell’imposta da parte dei depositi fiscali, sospensione che però decade il 19 dicembre. Dopo quella data le aziende saranno costrette a versare l’imposta all’erario come se nulla fosse accaduto. Nel testo della manovra si citano, tra le altre, disposizioni urgenti per il porto e l’autotrasporto di Genova; le disposizioni per la funzionalità operativa delle Agenzie fiscali; i servizi informatici per Equitalia Giustizia; i dispositivi per la fatturazione elettronica. Ma nulla per quanto riguarda la tassazione dei liquidi per sigarette elettroniche. Significa che, leggendo il documento in bozza che sta girando in Parlamento, nulla modificherebbe lo stato attuale. L’imposta rimarrebbe di 0,39 euro per millilitro sui liquidi pronti destinati alla vaporizzazione, aventi o meno nicotina.
Le definizioni agevolate in materia fiscale vengono trattate nel capo 1 e capo 2 del Decreto. Le aziende potranno avere agevolazioni fiscali e assorbimento dei debiti con la pubblica amministrazione, ma sono provvedimenti adottati a 360 gradi sull’intera economia nazionale. Chiunque potrebbe usufruirne nel caso in cui avesse un debito con la PA. L’intervento strutturato e complesso, così come più volte ventilato dai vertici della Lega – ma non dal Movimento 5S –  non compare nel primo testo della bozza di Dl Fiscale. La speranza è che nella seconda bozza qualcosa possa ancora rientrare. Intervenire con emendamenti in sede parlamentare su un testo già redatto dal governo è una operazione sempre piena di incognite. Sarebbe sicuramente più facile se le modifiche all’attuale normativa sulla sigaretta elettronica fossero inserite direttamente nel testo governativo, così da “blindarlo” in sede di commissione visto che la maggioranza parlamentare più volte si è espressa sul sostegno del comparto del vaping. La speranza è l’ultima a morire, ora si attende il secondo – e forse definitivo – testo del decreto.

Articoli correlati