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Il governo greco mette in ginocchio l’industria della sigaretta elettronica

La Grecia ha deciso di vietare la vendita di aromi e basi neutre. Inoltre, sulle confezioni dei liquidi senza nicotina dovrà comparire l'avvertenza specifica: "Questo prodotto può essere dannoso per la salute e creare dipendenza".

Una decisione senza precedenti che se emulata potrebbe distruggere tutto quello che di buono in Europa è stato fatto in questi anni. La Grecia ha deciso di vietare la vendita di aromi e basi neutre. Insomma, tutte le componenti necessarie per il fai da te. Inoltre, sulle confezioni dei liquidi senza nicotina dovrà comparire l’avvertenza specifica: “Questo prodotto può essere dannoso per la salute“. Una contraddizione in termini visto che tutti i restanti Paesi d’Europa considerano la sigaretta elettronica uno strumento di riduzione del danno. Ieri è stato ascoltato in parlamento il professor Konstantinos Farsalinos che non ha esistato a condannare la scelta politica del governo: “Vietare le vendite di glicerina, glicole e aromi per i liquidi fai da te è come vietare la vendita di farina per fare l’impasto della pizza ma permettendone la vendita per fare il pane. Una decisione irrealistica e senza precedenti”.
In particolare, la nuova normativa di regolamentazione che andrà in votazione mercoledì prossimo, limiterà qualsiasi vendita al dettaglio di materie prime per il vaping fai da te. Le singole componenti potranno però continuare ad essere vendute in punti vendita non dedicati al vaping, come le farmacie e i negozi di alimentari.
Il foglietto illustrativo inserito nelle confezioni di liquidi senza nicotina dovrà comprendere le avvertenze di rischio tossico e di dipendenza, Ma senza nicotina è impossibile dimostrare come il liquido possa essere anche solo parzialmente tossico e produrre dipendenza. Sarà inoltre vietato svapare in ogni luogo dove è vietato fumare. In ultimo, sarà vietata la vendita transfrontaliera anche degli aromi, poiché vengono considerati un prodotto del vaping. Quest’ultima soluzione è la più flebile da difendere da parte del governo perché si avrà gioco facile a dimostrare che il mercato degli aromi alimentari in Europa è totalmente aperto, vincolato soltanto alla libera concorrenza. Le asssociazioni greche a difesa del settore sono sul piede di guerra e hanno già annunciato decine di ricorsi. “Il nostro governo – commentano – vuole un mercato chiuso per prodotti che in tutta Europa sono liberi. Diventeremo come la Corea del Nord“. Le associazioni greche invitano i produttori europei a sostenerli nella battaglia di legalità, scrivendo una lettera di protesta al ministero della salute attraverso gli indirizzi mail: Minister.Gram@Moh.Gov.Gr (ministro); Depminister@Moh.Gov.Gr (vice ministro).

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