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Sigarette elettroniche, previsioni di mercato 2019-2023

Il progresso in alcuni Paesi (tra cui l’Italia) è attualmente ostacolato da leggi restrittive o da pressioni conservatrici delle lobby del tabacco. “Tuttavia, l'impatto di questi agenti di disturbo – si legge nel report – diventerà sempre meno influente”.

Le sigarette elettroniche offrono ai fumatori un’alternativa più sicura ai prodotti a base di tabacco. Non a caso nel mondo scientifico vengono definite strumenti di riduzione del danno. Proprio in virtù del potenziale rischio ridotto si prevede che il mercato globale delle sigarette elettroniche cresca a dismisura nei prossimi anni. Le stime prevedono che le dimensioni del mercato nel 2023 saranno maggiori di tre volte rispetto a quelle del 2018. L’analisi è stata effettuata dall’istituto P&S Intelligence.
La principale tendenza osservata nel mercato delle sigarette elettroniche – si legge nel rapporto – è il cambiamento dello stile di vita e delle preferenze dei fumatori. I fumatori e coloro che cercano di smettere si stanno progressivamente spostando verso le sigarette elettroniche. Inoltre, la quantità estremamente ridotta di vapore delle e-cigarette aiuta a ridurre anche il fumo passivo, anche questo un fattore favorevole allo sviluppo del mercato”. Secono i ricercatori, la varietà disapori offerti dai liquidi di ricarica offrono al fumatore un ventaglio di possibilità in grado di soddisfare tutti i gusti. E se neppure fossero sufficienti gli aromi in commercio, l’utilizzatore può anche miscelare un proprio liquidi a piacimento, dando vita e una infinità di combinazioni. Non solo i liquidi, ma anche l’hardware fa la fortuna del settore. Sul mercato esistono device elettronici che attarversano tutte le fasce di prezzo e le tipologie di funzionamento. Dalla semplice cigalike sino al più complesso variwatt e multibattery. La concorrenza, infine, agevola il mantenimento dei prezzi accessibili a tutti i tipi di clientela. L’offerta, insomma, al momento supera la domanda e il consumatore trae giovamento.
Osservando la questione da un punto di vista più istituzionale, aumentare la consapevolezza sui pericoli del fumo tradizionale è il fattore principale che guida la crescita del mercato delle sigarette elettroniche. Molte istituzioni sanitarie negli ultimi anni hanno favorito la diffusione dei messaggi sulla riduzione del danno, scegliendo la sigaretta elettronica come testimonial prvilegiata. Non è il caso dell’Italia, ma lo è ad esempio nel Regno Unito, in Francia, in Spagna. Non a caso mercati che in breve tempo hanno raggiunto e superato quello italiano, sino a cinque anni fa punto di riferimento europeo. Non ultimo vantaggio, la sigaretta elettronica non produce né fumo, né cenere e, di conseguenza, non sporca. “Il vapore – è la considerazione dei ricercatori – scompare istantaneamente, riducendo gli effetti collaterali del fumo passivo, così come non c’è la necessità di gettare i mozziconi e la cenere. In molti Paesi le sigarette tradizionali sono vietate in luoghi pubblici in molti paesi mentre la sigaretta elettronica è accettata proprio perché, oltre a favorire la salute dell’ex fumatore, non inquina l’ambiente circostante e non provoca danni da vapore passivo”.
Parlando dello scenario di mercato della sigaretta elettronica, tra il 2018 e il 2023 l’Asia vivrà una vera e propria espansione. Si prevede che triplicheranno i consumatori che abbandoneranno il fumo per passare all’elettronica sul fronte della rete vendita, i negozi specializzati si consolideranno come punto di riferimento per i consumatori, lasciando ai negozi generalisti e alle tabaccherie soltanto una parte residuale di mercato.
Il progresso in alcuni Paesi (tra cui l’Italia) è ostacolato da leggi restrittive o da pressioni conservatrici delle lobby del tabacco. “Tuttavia, l’impatto di questi agenti di disturbo – si legge nel report – diventerà sempre meno influente”. La crescente consapevolezza sui rischi per la salute del fumo, il desiderio crescente di abbandonare il fumo tradizionale e il progresso tecnologico dei sistemi di vaporizzazione faranno sì che entro il 2023 “le sigarette elettroniche si attesteranno a livelli significativi e irreversibili, diventando un prodotto di larghissimo consumo soprattutto nei paesi in via di sviluppo, in Asia e in Europa” e universalmente riconosciuto come strumento che abbatte del 95 per cento i danni causati dal tabacco e dalla sua combustione.

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