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Sarà molto probabilmente Beverly Hills la prima città statunitense a proibire la vendita di tutti i prodotti del tabacco e contenenti nicotina. Il Consiglio cittadino della dorata “città enclave” della contea di Los Angeles, famosa soprattutto per ospitare le ville delle maggiori star hollywoodiane, martedì ha votato unanimemente a favore del divieto. Ora la procedura richiede un secondo passaggio in Consiglio, che dovrebbe tenersi nella prima metà di giugno, per rendere operativo il divieto.
A Beverly Hills fumare è già proibito quasi ovunque: non solo nei locali aperti al pubblico, ma anche sui marciapiedi, nei mercati all’aperto, all’interno di appartamenti e di condomini. Ora la nuova legge si appresta a proibire la vendita di sigarette, sigari e dei prodotti contenenti nicotina in tutte le rivendite della città.
Il divieto, però, non varrà proprio per tutti. Saranno esentate tre sale sigari di lusso, fra cui la Grand Havana Room, dove è di casa l’ex governatore della California, Arnold Schwarzenegger. Ed è proprio alla sua discesa in campo che si deve questo occhio di riguardo da parte del legislatore. L’attore e altri gentlemen frequentatori delle cigar lounge hanno inondato la stampa di lettere di protesta e hanno contestato il consiglio durante l’ultima seduta. Schwarzenegger si è dichiarato favorevole al divieto, ma ha aggiunto che “c’è una differenza fondamentale fra i club del sigaro e i distributori di benzina che vendono pod con nicotina per le sigarette elettroniche”. Cioè fra quello che fa lui e quello che fanno gli altri. Come dire: proibizionismo sì, ma solo per gli altri.