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Non si ferma in Inghilterra la promozione della sigaretta elettronica attraverso i canali delle istituzioni sanitarie. L’ultima iniziativa coinvolge i professionisti della salute del Servizio sanitario del Nord-est, che saranno tenuti a raccomandare ai pazienti i prodotti del vaping come alternativa al fumo. Le linee guida per chi opera in campo sanitario sono state redatte da Northern Cancer Alliance, una organizzazione antifumo interna all’Ssn. “Con la sigaretta elettronica – ha spiegato al quotidiano Hartlepool Mail il direttore di Nca, il dottore Tony Branson – non c’è fumo, né catrame né monossido di carbonio. Questo strumento si sta rivelando molto popolare ed è importante comunicare ai pazienti i benefici per la salute a breve e a lungo termine di smettere di fumare tabacco”.
Le raccomandazioni che gli operatori sanitari del Nord-est dell’Inghilterra dovranno mettere in pratica sono le seguenti:
- I professionisti della salute devono discutere periodicamente del fumo con i pazienti, parlando dei rischi di continuare a fumare e dovranno essere aperti verso l’uso dell’e-cigarette.
- I pazienti dovranno essere informati che le sigarette elettroniche sono giudicate notevolmente meno dannose del fumo e che passare completamente dal tabacco al vaping ridurrà drasticamente i rischi per la salute.
- Usare la sigaretta elettronica senza smettere di fumare non fornisce vantaggi per la salute; chiunque utilizzi entrambi gli strumenti deve essere fortemente incoraggiato a smettere di fumare il tabacco.
- La sigaretta elettronica non rientra nella definizione di fumo e non vi sono prove scientifiche relative a danni da vapore passivo.
- Le sigarette elettroniche sono utilizzate quasi esclusivamente da fumatori ed ex fumatori come ausilio per smettere di fumare e continuare ad astenersi dal fumo. Non si deve chiedere agli svapatori di utilizzare gli stessi spazi dei fumatori.
- Non sono noti rischi specifici riguardo la fase di ricarica delle sigarette elettroniche.
- Deve essere spiegato ai pazienti che i riscaldatori contengono tabacco, dunque non sono raccomandati e l’uso di questi prodotti non deve essere autorizzato nelle strutture del Servizio sanitario nazionale e nelle loro pertinenze.
Sette raccomandazioni che racchiudono i punti fondamentali della letteratura scientifica sul vaping: la riduzione del danno di questi strumenti rispetto al fumo, l’enfasi sull’utilizzo esclusivo e non duale, la non pericolosità per i terzi, la netta distinzione fra fumo e svapo e anche fra sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco. La rivoluzione della riduzione del danno in Inghilterra continua a fare passi avanti.