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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 26 maggio al 1 giugno

Mentre in Francia diminuiscono i fumatori a vantaggio degli svapatori, nel resto del mondo si amplifica il dibattito su fiscalità e accesso alle sigarette elettroniche ai minori.

FranciaUn 2018 d’oro, meno fumatori più svapatori
Più sigarette elettroniche, meno sigarette tradizionali. L’equazione più vapers meno fumatori riceve sempre maggiori conferme. L’ultima arriva dal Baromètre annuel di Santé Publique France, l’istituto di salute pubblica francese. I dati riferiscono che nel 2018 ben 600 mila fumatori hanno abbandonato il tabacco rispetto al 2017 e possono ormai definirsi ex fumatori. Numero che si aggiunge al milione che aveva compiuto lo stesso percorso nell’anno precedente. Difficile non mettere in relazione i 600 mila smokers in meno con i 500 mila svapatori in più registrati proprio nello stesso arco di tempo. Un successo per le campagne antifumo delle autorità francesi che, accanto a misure tradizionali, hanno adottato negli ultimi tempi approcci positivi nei confronti della sigaretta elettronica. I dettagli del Baromètre annuel nell’approfondimento di Sigmagazine.

Francia, fumatori in calo e aumentano utilizzatori di sigarette elettroniche

 

GermaniaGiornata senza fumo, l’ennesima occasione persa
La giornata senza fumo, simboleggiata dall’immagine di un fiore che spunta da un portacenere al posto delle solite cicche di sigarette, avrebbe potuto fornire l’occasione per sottolineare e rilanciare la sigaretta elettronica come strumento efficace per smettere di fumare. E invece, come ha denunciato il magazine di settore Egarage, proprio nell’edizione di quest’anno il vaping sembra essere finito sotto il tiro incrociato di alcune influenti organizzazioni. L’Unione dei non fumatori e il Centro di ricerca sul cancro hanno lanciato in concomitanza con la giornata senza fumo un attacco combinato contro fumo e vaping senza alcuna necessaria differenziazione. Un passo indietro rispetto alle aperture arrivate dal mondo sanitario nei mesi scorsi. Netta la posizione espressa dall’Associazione dei commercianti di sigarette elettroniche alla luce delle più recenti ricerche scientifiche: con campagne di questo genere “si diffonde in maniera irresponsabile angoscia sulla pelle della salute dei fumatori”. L’esperienza tedesca non è però isolata, dal momento che è proprio l’Organizzazione mondiale della sanità a non riconoscere il ruolo del vaping nella riduzione del danno.

Emirati Arabi UnitiProsegue il confronto fra legalizzazione del vaping e rischi per i giovani
Nel dibattito aperto dalla prospettiva di legalizzare la vendita di sigarette elettroniche nello Stato arabo si è inserita negli ultimi giorni anche la discussione sui rischi del vaping giovanile. Alcuni operatori della sanità hanno fatto riferimento alle preoccupazioni espresse soprattutto negli Stati Uniti sull’attrazione che i prodotti del vaping suscitano tra le fasce più giovani. Il confronto resta tuttavia su toni moderati, nessuno mette in dubbio l’efficacia dell’ecig come metodo di riduzione del danno e strumento più efficace per smettere di fumare.

Gran BretagnaStudio: con l’ecig il 95% di possibilità in più di dire addio al tabacco
La sigaretta elettronica è lo strumento più efficace per smettere di fumare. La conferma arriva da un nuovo studio inglese, coordinato da Sarah Jackson dell’University College London. Lo studio, finanziato da Cancer Research Uk, si intitola “Moderators of real world effectiveness of smoking cessatio aids: a population study” ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Addiction. Dai risultati è emerso che l’ecig aumenta del 95 per cento la possibilità di riuscire a smettere di fumare. Tutti i dettagli nell’approfondimento di Sigmagazine.

Con la sigaretta elettronica il 95% di possibilità in più di smettere di fumare

 

UsaOltre 125 organizzazioni chiedono ai social media di bandire la promozione di ecig
Una lettera che è di fatto una petizione, firmata da oltre 125 organizzazioni di 48 paesi, indirizzata ai principali social media per chiedere di bloccare la promozione di ecig e prodotti del tabacco, tra cui anche i riscaldatori. Senza alcuna distinzione fra strumenti completamente diversi per quel che riguarda i danni alla salute. Mittenti, società come Facebook, Instagram, Snapchat e Twitter. La campagna si intitola “Campaign for Tobacco-Free Kids” e già ci si chiede cosa centri il vaping con il tabacco, anche se l’attenzione verso i Kids è sacrosanta. Nel mirino delle associazioni promotrici soprattutto il ruolo svolto dagli influencer. L’azione ha tuttavia sollevato anche critiche: c’è chi ha notato che gli influencer incriminati sono tutti adulti che promuovono prodotti progettati per adulti e temono una sorta di censura indiscriminata anche nei confronti di strumenti alternativi al tabacco.

SvizzeraL’ European Respiratory Society boccia le strategie di riduzione del danno
Nessun sostegno agli strumenti di riduzione del danno. È netta la posizione espressa dalla Commissione per il controllo del tabacco della European Respiratory Society, organizzazione fondata nel 1990 che raccoglie professionisti della medicina respiratoria e che ha sede centrale a Losanna. La società sostiene che le strategie di riduzione del danno del tabacco che supportano l’uso di prodotti alternativi per la cessazione del fumo non sono efficaci, si basano su presupposti errati e dunque non vanno utilizzate su larga scala. Una posizione viziata da analisi parziali e vecchie posizioni ideologiche, come spiega Sigmagazine nella sua analisi.

European Respiratory Society boccia senza appello la riduzione del danno

 

UsaVermont, da settembre vietata la vendita online di ecig
Il governatore del Vermont, Phil Scott, ha promulgato una legge che vieta la vendita on line delle sigarette elettroniche. La misura entrerà in vigore il prossimo 1° settembre. Lo Stato ha contemporaneamente varato una legge che innalza a 21 anni l’età minima per l’acquisto di prodotti del tabacco. Il Vermont è così il quattordicesimo Stato americano a portare l’età minima da 18 a 21 anni. Analogo provvedimento, esteso anche alle sigarette elettroniche, è atteso anche in Connecticut, dopo il pronunciamento favorevole dell’assemblea.

FranciaL’altra faccia di Marine Le Pen, svapatrice soddisfatta
È stata la vincitrice nelle elezioni europee in Francia e alla guida del suo rassemblement nazionalista ha superato il partito formato dal presidente in carica Macron. Si tratta di Marine Le Pen, che per tutta la campagna elettorale non si è mai staccata dalla sua sigaretta elettronica. Lo strumento con il quale ha detto addio alle sigarette tradizionali.

CanadaDivieto di fumo e svapo in due storici musei di Ottawa
Due importanti musei di Ottawa hanno deciso di vietare completamente fumo e vaping all’interno del proprio perimetro. Si tratta del Museo canadese di storia e di quello della guerra, due fra le principali attrazioni turistiche della città. Naturalmente, il divieto si estende anche ai prodotti di cannabis.

SvizzeraAl via il divieto totale di fumo nelle stazioni ferroviarie
Nessuna area riservata più per i fumatori nelle stazioni ferroviarie svizzere. Dall’inizio di giugno è entrata in vigore la legge che vieta l’accensione della sigaretta e di altri prodotti combustibili del tabacco, mettendo fine alle ristrette aree riservate che ancora insistevano in alcuni scali.

FranciaProssimo obiettivo: coinvolgere le fasce più svantaggiate. Anche con l’ecig
I dati del Baromètre hanno però fatto luce anche sul lato meno positivo emerso dalla ricerca: il problema della disparità sociale nella diffusione del fumo. Tra le fasce sociali più povere e svantaggiate, la tendenza alla diminuzione del consumo di tabacco è molto più lenta. Il prossimo sforzo delle autorità sanitarie e politiche, quindi, deve essere indirizzato verso questo target. Fabienne El Khoury, ricercatrice presso l’Institut national de la santé et de la recherche médicale, ha anticipato l’ipotesi di fornire sostituti di nicotina o sigarette elettroniche agli adulti rientranti nelle fasce di popolazione svantaggiate. Un’ampia sintesi dell’intervista di El Khoury al quotidiano 20 Minutes nell’articolo di Sigmagazine.

Francia, istituzioni sanitarie pronte a puntare sulla sigaretta elettronica

 

GermaniaIpotesi aumento progressivo della tassa sul tabacco, il vaping ne sarebbe esonerato
L’economia va meno bene di prima e il governo tedesco deve coprire il buco che scaturirà dall’attesa riduzione delle entrate fiscali. Una delle ipotesi presentate ai colleghi dal ministro delle Finanze è un aumento progressivo delle accise sul tabacco sul modello francese. Resterebbero invece esclusi dai ritocchi i prodotti del vaping. Senza proclami, la via tedesca al vaping come metodo di riduzione del danno potrebbe passare da un diverso utilizzo della leva fiscale.

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