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Non esiste nessuna base giuridica per vietare lo snus. Con questa motivazione il Tribunale federale della Svizzera ha messo fine ad una controversia legale e, di fatto, ammesso la vendita di bustine di tabacco per uso orale nella Confederazione elvetica. Nel settembre del 2016 l’ispettorato doganale di Basilea aveva rifiutato l’importazione in Svizzera di 245 chilogrammi di snus. L’azienda importatrice aveva presentato una denuncia al Tribunale amministrativo, che però l’aveva respinta lo scorso giugno. La questione è giunta fino al Tribunale federale che, in una sentenza pubblicata ieri, ha non solo annullato la decisione del tribunale amministrativo, ma ha messo nero su bianco che il divieto di vendita del prodotto non ha alcun fondamento legale.
Secondo il tribunale il divieto sullo snus adottato dal Consiglio federale elvetico nell’ordinanza sul tabacco va oltre quanto previsto dalla legge. Il prodotto, continuano i giudici, rientra fra i beni voluttuari, la cui regolamentazione prevede che il loro uso non metta in pericolo immediato o inaspettato la salute dell’utilizzatore. Nel caso dello snus, ribadisce il Tribunale federale, non vi è appunto alcun pericolo immediato o imprevisto e dunque non vi sono ragioni per vietarlo.