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Studio: vietare gli aromi nelle e-cig può rendere il fumo più attraente

Una ricerca britannica mette in guardia sulle conseguenze di un divieto sui gusti per le sigarette elettroniche.

Porre restrizioni sugli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica potrebbe avere un impatto negativo sugli sforzi per ridurre il danno da fumo. Questo perché alcuni fumatori o ex fumatori che usano l’e-cig potrebbero ricadere nel fumo o continuare a fumare in caso i gusti negli e-liquid fossero limitati. È quanto emerge da uno studio inglese pubblicato su Harm Reduction Journal intitolato “Exploring the opinions and potential impact of unflavoured e-liquid on smoking cessation among people who smoke and smoking relapse among people who previously smoked and now use e-cigarettes: findings from a UK-based mixed methods study” e condotto da Jasmine Khouja, Maddy Dyer, Marcus Munafo e Angela Attwood dell’Università di Bristol insieme a Michelle Havill e Martin Dockrell dell’Office of Health Improvement and Disparities, già Public Health England.
Il lavoro dei sei ricercatori britannici aveva appunto lo scopo di capire se limitare la varietà di liquidi, come si prospetta anche nel Regno Unito, per ridurre l’attrattività del vaping fra i minori, potesse avere conseguenze negative per i fumatori e gli utilizzatori di sigarette elettroniche. E quindi, di rimando, anche sulla salute pubblica di un paese che ha molto puntato sulla riduzione del danno da fumo. Per questo studio con metodi misti sono stati reclutati degli adulti britannici che fumavano o che avevano fumato ed erano poi passati al vaping e sono state sondate le loro opinioni su come eventuali restrizioni sui gusti nei liquidi avrebbero influenzato il loro comportamento. Non si è trattato però solo di previsioni ipotetiche, perché prima di completare un sondaggio e sottoporsi a un’intervista online, i partecipanti hanno provato per quattro ore un liquido non aromatizzato al posto del loro solito prodotto con nicotina.
I risultati sono variegati. Mentre buona parte dei fumatori pensa che il divieto non li riguarderebbe, soprattutto se verranno consentiti i gusti al tabacco e al mentolo, le cose cambiano per gli svapatori ex fumatori, la maggioranza dei quali utilizzava aromi fruttati e dolci. Se qui la maggioranza pensa che utilizzerà liquidi al mentolo (qualora consentiti), quasi altrettanti dichiarano che si rivolgeranno al mercato illegale, al fai-da-te. E mentre i liquidi al tabacco non sembrano suscitare grande interesse, c’è una percentuale di svapatori che pensa che ricomincerà a fumare e una parte di fumatori che pensa che non smetterà di farlo. Anche sull’utilità del divieto ci sono molte perplessità: sebbene la maggior parte dei partecipanti ritiene che sia importante prevenire l’uso della sigaretta elettronica da parte dei minori, molti non credono che limitare gli aromi sia un metodo efficace per farlo. “I risultati – concludono quindi gli autori dello studio – evidenziano che le persone che fumano e svapano potrebbero essere influenzate dalle restrizioni sugli aromi in una serie di modi, alcuni dei quali potrebbero avere un potenziale impatto negativo sugli sforzi di riduzione del danno nel Regno Unito (ad esempio rendendo il fumo più attraente dello svapo)”.

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