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Gli sforzi per limitare l’accesso dei giovani ai prodotti del vaping potrebbero avere un nefasto effetto indesiderato: spingere alcuni utilizzatori a fumare più sigarette di tabacco. Un timore più volte espresso e oggi confermato da una ricerca della statunitense Duke University School of Medicine. Lo studio, coordinato da Lauren Pacek, docente di psichiatria e scienze comportamentali, è stato oggi pubblicato sulla rivista Substance Use & Misuse e prende spunto dall’attività della Fda sulle sigarette elettroniche e dal recente divieto di vendita adottato dalla città di San Francisco.
“Volevano capire quali sarebbero le reazioni degli utilizzatori alle nuove regolamentazioni”, spiega Pacek. E lo scenario non è del tutto roseo. “I nostri risultati indicano – continua la professoressa – che, mentre alcune diposizioni, come vietare alcuni aromi per limitare il richiamo agli adolescenti, potrebbero avere dei risultati per quei minori, le nuove regolamentazioni avrebbero conseguenze negative per altre parti della popolazione“.
Gli studiosi hanno condotto un sondaggio online su una popolazione fra i 18 e i 29 anni, chiedendo di immaginare l’utilizzo di due prodotti che consumano – sigarette elettroniche e di tabacco – in seguito a ipotetici limiti imposti dalla legge. Il 47% degli intervistati ha detto che se fosse eliminata la nicotina dalle e-cigarette, diminuirebbe l’uso di queste ultime e aumenterebbe il consumo di sigarette tradizionali. Il 22% farebbe lo stesso se la legge imponesse dei limiti alla possibilità di personalizzare lo strumento, per esempio aggiustare la dose della nicotina o la temperatura del vapore. E sempre in un maggiore consumo di tabacco si tradurrebbe anche la terza limitazione prevista dai ricercatori, cioè vietare gli aromi, lasciando sul mercato esclusivamente liquidi al gusto di tabacco e mentolo.
Insomma, i risultati di questo sondaggio suggeriscono al legislatore di porre attenzione quando adotta nuove regolamentazioni, come per esempio limitare gli aromi che attirano i giovani, considerando anche gli effetti derivati che avrebbero sugli altri utilizzatori. “Bisogna considerare attentamente – conclude infatti Pacek – le potenziali conseguenze indesiderate su altri gruppi di consumatori di sigarette elettroniche o altri prodotti del tabacco”.