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Anche l’Europa geografica potrebbe ora avere il suo ipotetico primo caso di malattia polmonare ignota, forse causata da una sostanza contenuta in un liquido da inalazione. A rivelarlo soltanto oggi – ma l’episodio si riferirebbe allo scorso gennaio – è la SRF, il network d’informazione pubblico della Svizzera tedesca. Non si conoscono la generalità della paziente ad eccezione dell’età: 44 anni. Sarebbe stata stata ricoverata presso l’ospedale cantonale di Winterthur a causa di gravi problemi respiratori. La donna soffriva di dispnea, catarro e insufficienza respiratoria. Ma la paziente è una consumatrice di liquidi per sigarette elettroniche e lo pneumologo che l’ha avuta in cura sospetta che il suo stato di salute sia legato proprio all’inalazione di sostanze non ideonee al consumo. Secondo il rapporto medico, la donna ha evidenziato gli stessi sintomi apparrsi nei pazienti americani. essendo intervenuti per tempo, la donna sarebbe ora sulla via della guarigione. Si sottolinea che nell’Europa politica (Unione), sin dal 2014 è in vigore una apposita Direttiva (40/2014, la cosiddetta Tpd) che regolamenta la produzione e la vendita dei liquidi da inalazione. In Italia, la rete vendita è monitorata e consentita solo previa autorizzaizone da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.